Agricoltura

Xylella, Coldiretti chiede immediate linee guida

«L’ennesima richiesta di informazioni dell’UE sul sequestro dell’albero infetto a Monopoli impone, anche per scongiurare la procedura di infrazione, l’immediata definizione di linee guida chiare che non lascino spazio ad interpretazioni e consentano di superare i blocchi all’abbattimento delle piante anche nelle aree tutelate. In caso contrario altro che semplificazione, visto che il ricorso alla giustizia amministrativa regionale del TAR o alle Procure fa il paio con gli ostacoli burocratici all’espianto degli alberi secchi per le imprese che intendono darsi un futuro con il reimpianto. Anche i due emendamenti regolarmente approvati nelle manovre Nazionale e regionale rischiano di restare episodi legislativi da cancellare con un colpo di spugna o ignorare perché ritenuti frammentari»ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, al consiglio di Coldiretti Lecce, riunito sul tema.

«Tempi stretti e certi sono fondamentali sia a livello regionale che nazionale, auspicando che il ‘Decreto Xylella’ del Ministro Centinaio, di cui non si conosce la stesura finale, rappresenti veramente una svolta – ha aggiunto il presidente Muraglia – sia condiviso da agricoltori, frantoi cooperativi e privati e vivaisti e da tutti i territori, e che dia immediatamente corso agli investimenti, unitamente al primo vero piano di comunicazione istituzionale che metta un punto fermo sulla disinformazione seriale che su Xylella afferma tutto e il contrario di tutto».

«A livello regionale ci aspettiamo un segnale reale di discontinuità rispetto al passato – ha incalzato Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce – perché era già definito lo scorrimento della graduatoria del bando della sottomisura 5.2 per le imprese agricole più piccole, ma servono tempi certi per il bando della 4.1C per miglioramenti fondiari e gli impianti e della 4.2 per la trasformazione. Le istituzioni regionali, attraverso il Ministro Centinaio, devono chiedere all’Europa di fare della Puglia il centro di ricerca e di rinascita della cultura dell’olio, in modo che anche l’UE contribuisca al danno provocato che oggi supera il miliardo di euro e che nessun intervento regionale o nazionale sarà mai in grado di coprire. Non dimentichiamo che il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo ha lasciato passare materiale vegetale infetto, poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam».

In UE continuiamo ad importare prodotti agroalimentari e florovivaistici da paesi a rischio– aggiunge Coldiretti Puglia – mentre viviamo il paradosso di vedere i nostri vivai bloccati da un principio di precauzione asimmetrico che ostacola produzioni di pregio fino ad oggi risultate sempre indenni al batterio.

«Sul fronte Consorzi di Bonifica – ha ribadito il presidente Cantele –  sarebbe immorale anche solo pensare di far pagare le cartelle della bonifica agli agricoltori che nel Salento stanno combattendo in solitudine la piaga della Xylella. Oggi tutti sono vicini e solidali al popolo salentino per quello che sta passando, ma la solidarietà va testimoniata con i fatti, non solo con le chiacchiere. Ad agricoltori a cui non è arrivato un euro di aiuto per poter andare avanti con aziende olivicole e cooperative al collasso, frantoi chiusi, vivai ingabbiati dalle maglie comunitarie, vedremo chi avrà il coraggio di aggiungere il danno alla beffa». E’ un percorso «di cui non vogliamo neppur sentire parlare – ha concluso il presidente Cantele – e denunceremo nomi e cognomi di chi vorrà intraprenderlo, attuarlo e sostenerlo».

 

 

 

 

 

 

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