“WILLKOMMEN IN MÜNSTER” – GEMELLAGGIO TRA IL LICEO “TEDONE” E IL RAYSGYMNASIUM DI MÜNSTER- GERMANIA
Marilisa Cascarano della 3^E del Liceo Scientifico e Linguistico “O. Tedone” racconta il gemellaggio con il raysgymnasium di Munster.
WILLKOMMEN IN MÜNSTER. Parole di accoglienza che rimuovono ogni pregiudizio, ogni ansia, ogni insicurezza; scritte col calore – che crediamo- insolito per un paese freddo e che appagano diversi anni di studio; scritte e strette tra le mani di venti corrispondenti che ci hanno accompagnato per una settimana in questa nuova e straordinaria esperienza.
Un’avventura che il tutor del progetto prof.ssa Angela Malerba, con la collaborazione della prof.ssa Maria Chiapperini, ha voluto far rivivere anche in questo anno scolastico alla classe IV E e ad un piccolo gruppo della classe III E del Liceo Linguistico. C’era chi non aveva mai preso un aereo, chi non aveva mai viaggiato all’estero, chi per la prima volta lasciava casa in totale indipendenza, chi pattinava e cadeva, chi, col freddo e la pioggia, prendeva la bici per andare a scuola. Ma un “Austausch” non è solo questo. Non è solo parlare in tedesco e capirsi anche in italiano, neanche barattare ricette, condividere il Bratwurst e scegliere il Glühwein meno alcolico, sorprendersi di fronte ad una lezione non frontale, ma gestita totalmente dagli studenti. È molto di più. È fidarsi senza conoscersi, è rinunciare alle proprie abitudini, adattarsi, apprezzarsi, ammettere umilmente: “Ich habenich tverstanden”. È decidere e scegliere insieme, organizzarsi per ogni iniziativa, smettere di dire “io” e mettere al primo posto “noi”.
Tu ed io, responsabilmente insieme. Un legame univoco che resiste alla sveglia delle sei del mattino, agli spintoni nel bus, al cibo diverso, al grigio perenne del cielo. Un rapporto intenso al profumo di caramello, cioccolato e cannella dei Weihnachtsmärkte, vissuto pienamente in case a punta fatte di mattoni dove si sorseggia tranquillamente una tisana al finocchio. Un rapporto che si dipana tra le vie di una città dalle mille bici. Un’univocità che supera avversità e fa esperienza di momenti unici e insostituibili che perdono, se interrotti, il calore di un abbraccio e il conforto di un sorriso spontaneo.
Un’univocità che è affetto, speranza, onestà, sana fiducia e “schaffstdudas?”. E sì, noi, io e te, ce l’abbiamo fatta. E chissà, forse ce la faremo ancora.
Bis baldMünster.