VITO IPPEDICO: "VI SPIEGO LA MIA IDEA DI CALCIO GIOVANILE"
E’ un Vito Ippedico decisamente soddisfatto quello che abbiamo incontrato per fare il punto della situazione in casa “Tiffany” sulla strada intrapresa dall’imprenditore ruvese nel calcio giovanile.
Da anni lui stesso continua a sviluppare un’idea di settore giovanile professionistico che tanti risultati e soddisfazioni ha portato.
Da Andria a Bisceglie, da Barletta a Matera, sempre con un unico obiettivo: far crescere i giovani e sviluppare un concetto basilare ormai nel calcio, ovvero quello che i vivai sono la miniera del domani.
Il tutto condito con tanto professionismo, dallo staff dirigenziale a quello tecnico, facendo formazione a ogni livello.
“Sono felice – afferma Vito Ippedico – di quanto stiamo facendo nel mondo del calcio. Amiamo i giovani e ci concentriamo su di loro, investendo molto e cercando di fare il massimo per loro. Poi le soddisfazioni dopo tanto lavoro arrivano sempre. La storia di Midi, ad esempio va raccontata, perchè un ragazzino del 2000 preso dalla strada, ha strappato un contratto professionistico col Torino. Ad Andria tre anni fa abbiamo dato tre giocatori a squadre di livello nazionale, Ternana, Siena e Sampdoria. Insomma, seminiamo e raccogliamo ottimi frutti”.
Non sono mancati i risultati sportivi: “L’anno scorso abbiamo perso con gli Allievi Nazionale i quarti di finale play-off, perdendo col Novara che di lì a breve avrebbe vinto il titolo. Quest’anno con la Berretti del Matera siamo primi ed esprimiamo un ottimo calcio”.
Organizzare un settore professionistico giovanile può rivitalizzare una città come Ruvo da sempre amante dello sport? “Assolutamente sì, è l’unico modo per dare un senso a un impianto che ha delle problematiche. Non ha l’omologazione per giocare i campionati che contano. Ho tanti progetti, ma alla base vedo le cose con un’ampia ottica. Potremmo diventare un punto di riferimento per le società professionistiche e creare un indotto per le attività commerciali di Ruvo, potremmo affacciarci a realtà calcistiche di livello per lanciare i nostri giovani”.
Tutto ciò ovviamente ha dei costi: “Ha delle spese enormi. Io personalmente ho investito molto nel gestire l’impianto ruvese e ritengo di essere stato molto utile alle casse del Comune che mai sono rimaste a secco da inadempienze nostre. Per sette anni il comune di Ruvo a costo zero si è visto preservare un gioiello come quello del “Comunale”, cosa che invece in precedenza arrivava a costare 75.000,00 € l’anno all’economato. Ho investito molto di tasca mia partendo dalla base, ovvero dalla formazione di uno staff tecnico di spessore. Ora Fabio di Domenico sta portando a grandi livelli la Berretti del Matera, ma noi siamo stati i primi a credere nelle sue potenzialità. Annoveriamo, all’interno della nostra struttura, due scuole calcio come l’Asd Di Domenico Football, con oltre 130 iscritti, e la Soccer Calcio. A tutti diamo la possibilità di poter pensare in grande e di disputare campionati nazionali, e non è da tutti!”.
Parteciperà alla prossima gara d’appalto? “Parteciperò per non vanificare quanto fatto finora e sicuramente proporrò un progetto che possa essere d’aiuto all’intera comunità”.