Vito Cantatore pone un quesito sulla TARI: “Esiste un aumento veritiero a conguaglio?”
Nota del Consigliere Comunale Vito Cantatore.
Il Consigliere Comunale Vito Cantatore ha ricevuto giorni addietro convocazione per l’adunanza del Consiglio fissato per mercoledì prossimo, ovvero in data 31 Maggio 2023.
“In contemporanea è stato investito di un problema da parte di diversi cittadini in ordine alla ricezione degli avvisi di pagamento in acconto per la TARI del 2023 che riportano, quale scadenza della prima delle tre rate, la medesima data di fissazione della riunione consiliare ovvero il 31 Maggio. Per tali motivi ed onde poter assolvere alle incombenze dettate dal ruolo che sono stato chiamato a svolgere dal mese di Ottobre del 2021 indirizzo alle SS.LL. la presente, sì che possiate fornire le dovute delucidazioni in ordine ai quesiti postimi, tanto da un nucleo familiare composto da due persone quanto da altro nucleo costituito da cinque soggetti. Al punto 5 dell’Ordine del giorno del Consiglio Comunale indetto per il 31 Maggio 2023 è iscritta la proposta di delibera ad oggetto: “Tassa sui rifiuti – TARI – Scadenza di pagamento anno 2023 – Modifica”.
Va ricordato che con delibera di Consiglio Comunale n° 31/2023 assunta in data 28 aprile 2023 e votata favorevolmente da undici componenti dell’Assise, nella
parte dispositiva venne stabilito: – di APPROVARE, al punto 2, le tariffe Tari per il 2023 in applicazione della
deliberazione ARERA n° 363/2021/R/RIF; – di FISSARE, al punto 7, le scadenze del 31 maggio 2023 per la 1^ rata, del 31 luglio 2023 per la 2^ rata, del 30 settembre 2023 per la 3^ rata e del 30 novembre 2023 per la 4^ rata. Senonchè da qualche giorno stanno giungendo ai cittadini gli avvisi di pagamento in acconto della TARI per l’anno 2023 riferiti alle prime tre rate (in acconto). Ne consegue che, per il corrente anno, pur essendo state le tariffe approvate un mese addietro e sulla base della delibera ARERA indicata in precedenza e valida per il periodo 2022-2025, quindi con costi annuali invariati, l’acconto risulta calcolato sulla base delle tariffe del 2022. Tale indicazione/affermazione risulta veritiera per quanto attiene la parte fissa, stabilita ad esempio in € 0,628/mq per un nucleo di due persone ed in € 0,7349 per un nucleo di cinque persone, ma errata/erronea e fuorviante relativamente alla parte variabile che, per le due fattispecie e negli avvisi, viene riportata nell’entità di € 168,25 per il nucleo di due persone, nonchè di € 271,07 per quello di cinque
persone.
In realtà la parte variabile, sempre per un nucleo di due componenti, risulta essere stata applicata nella misura di € 224,33 a conguaglio dell’annualità 2022 per il nucleo di due persone, nonchè di € 361,4253 per quello di cinque persone. Ne consegue una “riduzione” applicata di € 56,08 (nel caso del nucleo di due persone) e di € 90,36 (per il nucleo di cinque persone) che comporterà un incremento della quarta rata a saldo non solo delle suddette cifre di € 56,08 (caso di due componenti) e di € 90,36 (caso di cinque componenti), ma anche dell’incremento delle stesse parti variabili, approvate per il 2023 quanto ad € 0,0348/mq per quella fissa e nell’entità di € 247,2759 per quella variabile (relativamente al nucleo di due componenti), nonché di € 0,059/mq per quella fissa e nell’entità di 398,3889 per quella variabile, queste ultime riferite ad un nucleo di cinque componenti.
Ne discende che, sin da ora è noto che la quarta rata a saldo, relativamente al nucleo familiare di due componenti sarà incrementata non solo di € (247,28 – 168,25) = € 79,03 ma anche di una implementazione, per unità di superficie, ammontante ad € (0,6628 – 0,628) = € 0,0348/mq. Per il nucleo di cinque componenti, invece la quarta rata a saldo sarà incrementata non solo di € (398,39 – 271,07) = € 127,32 ma anche implementata, per unità di superficie, nella misura di € (0,7839 – 0,7349) = € 0,049/mq. Allo stato, quindi, per effetto degli avvisi ricevuti e prevedenti pagamento in acconto sia pure rateizzati in tre trance, i cittadini avranno la netta sensazione di dover corrispondere una TARI addirittura inferiore a quella pagata con riferimento all’anno 2022.
In realtà così non è per quanto prima evidenziato ed anche riportato negli allegati alla delibera consiliare n° 31/2023 varata in data 8 aprile 2023.
Si chiede, di conseguenza, che le SS.LL. illustrino alla cittadinanza quali siano le motivazioni di tale comportamento amministrativo che ingenera
scompigli e disagi anche di natura psicologica”.