VINITALY 2015: LE NOVITA’ DELLA CANTINA DELLA RIFORMA.
Chiude i battenti la Kermesse veronese dedicata al vino italiano , tra la soddisfazione generale degli organizzatori e gli addetti ai lavori. I numeri di questa ultima edizione del Vinitaly , parlano da soli : 150 mila visitatori, più di 4 mila espositori, 2600 giornalisti da 46 nazioni, quasi 600 mila bottiglie stappate, tutti numeri in aumento rispetto alla scorsa edizione. Tanti i commenti positivi sulla manifestazione che ormai è diventata la vetrina d’eccellenza per la promozione dei vini di casa nostra e consente alle aziende produttrici di confrontarsi prima e dialogare poi.
Ambasciatrice di tanta buona ruvesità, la Cantina della Riforma di Ruvo ha riscosso notevole successo e un considerevole interesse tra i visitatori e gli addetti ai lavori, italiani ed esteri. “ Un Vinitaly decisamente positivo – afferma il Presidente Sebastiano Marinelli – , nel quale si è percepita un’ aria di ripresa. Ripresa nei consumi come riportato nel convegno riguardante le dinamiche della grande distribuzione, ma anche nelle presenze degli operatori; abbiamo avuto una grande affluenza, forse la migliore di sempre in termini qualitativi “.
Cosa potrà significare per la cantina di Ruvo ? “ Per la nostra cantina – aggiunge il dg Riccardo Ravasio – questo Vinitaly rappresenta un nuovo inizio. Nuovo logo, nuovo assortimento, nuovo stand. Un grande protagonista del recente passato, che vuole tornare a recitare il ruolo che gli è proprio. Le novità sono state molto ben accolte dagli operatori, in particolar modo il “ Black in Tube “, innovativo formato da 3 litri per il consumo in famiglia e per il servizio al bicchiere. Una confezione elegante e prestigiosa, contenente un Nero di Troia di altissima qualità destinato quindi ad un consumatore attento ed esigente, ma aperto e curioso nei riguardi delle innovazioni “ .
Questa edizione ha registrato ancor più delle precedenti la grande voglia di internazionalizzazione del settore vitivinicolo vista la massiccia partecipazione di buyer stranieri. “ La vendita all’estero, dove abbiamo avuto contatti con Usa Germania Canada Svezia Turchia, sicuramente è tra le nostre priorità – continua Roberto Rutigliani, membro del Cda- ma non basta essere degli ottimi produttori per vendere nel mondo, bisogna essere degli ottimi commercianti capaci di organizzarsi correttamente e andare a vendere non solo il prodotto vino ma anche la nostra storia e il nostro territorio. In questa fase, fondamentale è l’ aggregazione, la sinergia tra le aziende; e in questo, il Consorzio Castel del Monte si sta rivelando una risorsa per noi. In una Puglia dominata da primitivo e negramaro, il nero di troia inizia a ritagliarsi il giusto spazio. Con il Consorzio, dove il programma degli eventi è stato presentato in conferenza stampa nel ns padiglione, stiamo promuovendo il nostro vitigno autoctono con una serie di manifestazioni a livello nazionale e mondiale che culmineranno a fine aprile con una serie di attività di incoming che vedranno protagoniste le nostre aziende “.
Tante, dunque sono le novità in cantina.