Verso la Marcia di “Libera”: dibattito contro la corruzione
Ha avuto inizio con la storia dello zelante e pragmatico ufficiale Rowan, l’incontro dedicato all’anticorruzione nella pubblica amministrazione, svoltosi giovedì scorso, nella Sala Pertini di Palazzo Avitaja.
All’incontro, moderato dalla giornalista Enrica D’Acciò, hanno partecipato Mario Dabbicco, referente di Libera Puglia; Maurizio Moscara, segretario comunale del Comune di Ruvo di Puglia e referente di Officine della Legalità/UNSCP; Antonio Cappiello, referente IMO, Istituto per lo Sviluppo Umano e Organizzativo, il sindaco Pasquale Chieco e Monica Filograno, assessora alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Ruvo di Puglia, con delega alla Promozione della Legalità.
Un importante Consiglio Comunale a Bari ha impedito a Silvestro Delle Foglie, coordinatore regionale di Avviso Pubblico, di partecipare all’incontro- dibattito.
Rowan è il protagonista del pamphlet “Messaggio per Garcia”, scritto da Helbert Hubbard, tradotto in 37 lingue e con una diffusione di 40milioni di copie. Il libricino è la summa dell’uomo che assolve al proprio dovere con etica e onore perché sa di agire per il bene comune, senza essere “yesman”. La storia è ambientata durante la guerra di Cuba tra Spagnoli e Stati Uniti: il presidente McKinley capisce che l’unico modo per sconfiggere gli spagnoli è allearsi con il generale García, a capo dei ribelli indipendentisti cubani e nascosto per sfuggire agli Spagnoli. Bisogna che qualcuno, in incognito, gli recapiti il messaggio: ma è pericolosissimo. Si fa avanti Rowan che assume l’incarico e parte subito per Cuba, senza timore, senza fare domande. Sa che la posta in gioco è molto alta e fa il suo dovere.
L’episodio è narrato proprio da Maurizio Moscara che pone una domanda: «Quanto siamo disposti a fare nel compimento del nostro dovere? Siamo tutti disposti a essere García?». Il segretario comunale è consapevole del ruolo delicato che svolge in quanto tale: ha grandi poteri che lo espongono anche ad attacchi di ogni tipo. Ma lui, come tutti gli uomini di Stato ispirati da etica e onore, rispetta gli articoli 97 e 98 della Costituzione, che prevedono sia assicurata l’imparzialità e il buon andamento dell’amministrazione e che i pubblici impiegati siano a servizio esclusivo della Nazione, per cui difficilmente la Pubblica Amministrazione potrà funzionare male. E questo avviene perché egli previene e contrasta la corruzione. I piani anticorruzione, tuttavia, contengono sì misure di prevenzione ma devono essere supportati da leggi che ne garantiscano una valida applicazione. Ma il rischio più grande per Moscara è che si sottovaluti e che si neghi l’esistenza stessa della corruzione tanto da agevolare le infiltrazioni mafiose. Moscara, che insegna legalità a ragazzini dei quartieri a rischio di Bari, esorta a non essere indifferenti, ma a stare sempre all’erta, a essere cittadini attivi e ad educare ad esserlo. «Fare il segretario comunale, servire solo la Nazione, ha anche dei costi, ma posso garantire che ne vale la pena!» conclude il segretario comunale.
Mario Dabbicco è convinto che il contrasto alla criminalità debba avvenire anche dal basso, dai cittadini e per questo sarebbe opportuno reintrodurre lo studio dell’educazione civica e, quindi della Costituzione, nelle scuole. Quest’anno la Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime innocenti, che cade il 21 marzo, primo giorno di primavera e di rinascita, si svolgerà a Foggia, una terra lacerata dalla criminalità. Solo seminando conoscenza e verità, avverte, ci può essere giustizia.
Antonio Cappiello ritiene che le leggi siano importanti e che la burocrazia sia negli occhi di legge la norma. La legge 190/2012 che tanto spaventa i pubblici impiegati per il suo tecnicismo deve essere letta come un monito a cercare tutti gli strumenti, messi a disposizione della legge, per prevenire e contrastare la corruzione. E questo è importante perché una pubblica amministrazione integra, funziona bene e agevola il progresso della comunità.
Le comunità monitoranti, costituite da cittadini, sono lo strumento indispensabile per arginare la corruzione, secondo Leonardo Ferrante, coautore del volume “Anticorruzione Pop” (Edizioni Gruppo Abele) e referente nazionale del settore Anticorruzione civica e cittadinanza monitorante delle associazioni Libera e Gruppo Abele, nonché coordinatore scientifico dal 2012 al 2015 di “Riparte il futuro”, organizzazione non-profit anticorruzione che promuove la trasparenza e la certezza del diritto. Innanzitutto, per monitorare occorre conoscere e quindi avere informazioni a disposizione. Con la legge 241/90 si doveva avere un interesse diretto, concreto, attuale e pertinente a conoscere quel dato; con la legge 190/2012 per il solo fatto di essere cittadini si può accedere alle informazioni. Con i dati a loro disposizione, le comunità monitoranti possono concorrere al buon andamento della Pubblica Amministrazione, nella massima trasparenza e senza consentire che la corruzione possa infiltrarsi. In tal modo si controlla e si tutela, al contempo, il buon funzionamento della stessa.
L’assessora Monica Filograno è contenta di aver aperto a tutti questo incontro destinato solo ai pubblici dipendenti. E’ da sempre una militante di Libera e, come insegnante, ritiene che le scuole siano un importante presidio di legalità: anzi, sarebbe opportuno organizzare manifestazioni di Libera anche a Ruvo di Puglia, attraverso cineforum e condividere esperienze in incontri pubblici.
Il sindaco Pasquale Chieco ritiene che la corruzione sia un grave attentato al corretto funzionamento della società. Per questo è indispensabile che sia agevolata la cittadinanza attiva attraverso la promuovendo la conoscenza della legge sulla trasparenza del 2012 e, ancor prima, la legge regionale del 15/2008 alla cui stesura egli stesso ha partecipato. A lui piace quando i ruvesi sollecitano la sua attenzione sui disservizi, perché è segno di rispetto per la città in cui vivono e di non assuefazione a quello che non va.
L’incontro si è concluso con la proposta di Dabbicco a fare un incontro tra cittadini e sindaci dei paesi limitrofi per condividere esperienze di cittadinanza attiva e di lotta alla corruzione che deve essere fatta facendo sistema e con lo stesso zelo di Rowan.