UOMINI VERI, LA TECNOSWITCH ESPUGNA MESTRE
Non affrettatevi a dare giudizi sommari e preliminari sulla Tecnoswitch. Questa è squadra composta da uomini veri che ogni volta in cui si trovano ad affrontare un’emergenza danno il meglio di sè. Si sono temprati tra un ostacolo e un altro. E chiunque avrebbe mollato anche solo mentalmente preso dallo scoramento per la sconfitta con Roseto e per tutti quegli elementi negativi che li hanno avvolti con quattro quinti di un quintetto da B Nazionale in infermeria. Non la Tecnoswitch, non questa Tecnoswitch capace di stringere i denti e dominare Mestre che, fino a sabato, aveva perso una sola volta in casa. Non è questione di posizione in classifica, ma di atteggiamento, di preparazione a test con posta in palio elevatissima. Dice la sua la formazione biancoazzurra e lo fa battendo Mestre 58-66. Senza strafare in fase offensiva, ma con una lungimiranza difensiva tesa a restare sempre sul pezzo per cercare di gestire le risorse e attaccare con più energia.
Vittoria importantissima per i biancoazzurri, non per il divenire del campionato, ma per guardarsi negli occhi e dirsi “siamo uomini veri, andremo lontano”. Poi la copertina di giornata se la dividono tutti i sette ruvesi alternatisi sul parquet, con il solito Jackson disumano dal perimetro a ribadire “toglieteci tutto ma non San Josh dai 6.75mt”. La stoppata di Ghersetti su Aromando è quella di un capitano affamato, malgrado la sua storia, il suo vissuto, i suoi successi. Ma va letta anche come voglia di chiudere i conti col passato e pensare ad altro. Senza dimenticarci l’enorme sforzo che lo staff sanitario sta compiendo per rimettere in sesto il prima possibile tutti gli acciaccati. Poi i due totem, Leggio e Galmarini sottocanestro e Traini sempre più decisivo e che quando comincia a suonare la “chitarra” fa scatenare tutti i supporters biancoazzurri. Eliantonio e Deri a dare il loro apporto alla causa biancoazzurra.
E allora via così, con questo spirito con questa determinazione. Acuto iniziale biancoazzurro prima del parziale di Mestre di 10-0 per il 12-6 iniziale.
La Tecnoswitch non si scompone e con Leggio trova l’acuto dell’allungo al 7′, 16-21. Si va avanti a strappa prima che Jackson con Leggio decidano di timbrare i canestri che portano i ruvesi all’intervallo di metà gara sul +8, 33-41.
Il momento più difficile per la squadra di coach Campanella lo si vive nel terzo quarto, con i locali bravi a tenere a 5 soli punti l’attacco degli avversari. Sul 50-51 finisce la gara di Perin punito con il fallo tecnico e da quel momento cala il sipario sulla gara. Perchè Ghersetti, Leggio e Jackson dal perimetro fanno sognare i ruvesi. In difesa SuperMario e “La Piovra” Galmarini devastano i giocatori di Mestre e si torna a casa con il sorriso sulle labbra! Per Galma, altra serata da doppia e doppia e migliore dell’incontro per valutazione.
Mestre – Tecnoswitch Ruvo 58-66
(20-23, 33-41, 45-56)
Mestre: Smajlagic 14, Caversazio 3, Aromando 13, Mazzucchelli 3, Bocconcelli 13, Perin 7, Dalle n.e., Sebastianelli, Pellicano 4, Zampieri n.e., Bizzotto n.e., Lenti 1. Coach Ciocca
Ruvo: Traini 13, Ghersetti 10, Galmarini 10, Leggio 10, Jackson 19, Deri 2, Eliantonio 2, Toniato n.e., Granieri n.e., Boev n.e.. Coach Campanella
Uscito per 5 falli: Perin