Attualità

UN’INFERMIERA RUVESE A PARMA: “SIAMO TRANQUILLI E PRONTI A GESTIRE LA SITUAZIONE”

Tra i tanti pugliesi che per ragioni di lavoro o di studio si trovano al Nord anche la nostra concittadina Serena, infermiera presso l’Ospedale Maggiore di Parma presso il quale, da ieri, sono ricoverati in isolamento al reparto infettivi quattro pazienti risultati positivi ai test.

Venerdì scorso il primo caso di Coronavirus accertato in Italia. Da allora il bilancio provvisorio è di circa 230 contagiati e 7 decessi. Tra le regioni colpite dal virus Covid-19  la Lombardia, con il maggior numeri di casi, il Veneto, l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Lazio e, da questa mattina, anche la Toscana e la Sicilia.

Ai nostri microfoni la nostra concittadina Serena si è detta abbastanza tranquilla del modo in cui si sta gestendo la situazione. Ha ribadito l’importanza di rispettare le ordinanze ministeriali che si stanno susseguendo in queste ore al fine di evitare ulteriori casi di contagio. Proprio per tale ragione è stata disposta, almeno sino al 1 marzo, la chiusura di tutte e scuole e delle università, così come anche gli eventi pubblici e privati che prevedono l’aggregazione di persone.

Parma sta reagendo bene – ci dice Serena – ma è inevitabile che ci sia un po’ di paura in giro. I supermercati sono quasi del tutto vacanti, le persone hanno provveduto a fare scorta di beni di prima necessità. Le farmacie hanno esposto sulle porte d’ingresso cartelli con cui si avvisa la clientela che non vi è più disponibilità di mascherine e Amuchina. Poca la gente in giro, i ristoranti, così come anche le attività commerciali, sono quasi del tutti vuoti. Anche alcune linee ferroviarie, come quella che collega Milano a Bologna, sono state sospese, così come anche i treni che passano per Piacenza e Codogno”.

Dopo i primi casi accertati anche a Parma, immancabile chiedersi come il personale ospedaliero stia affrontando la situazione: “Noi siamo sempre al servizio della popolazione – afferma la nostra concittadina – siamo tranquilli, ognuno di noi è stato dotato di dispositivi di protezione individuale da utilizzare per fronteggiare i casi sospetti.

Serena invita tutti ad affrontare questa situazione in modo tranquillo, rispettando le direttive imposte al fine di isolare il fenomeno ed evitare ulteriori contagi.

Infine, invita tutti coloro che dovessero avere i sintomi del coronavirus a non recarsi al pronto soccorso o presso l’ambulatorio del proprio medico di famiglia, ma a far riferimento ai numeri di emergenza appositamente istituiti.

 

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