UNA MARCIA PER LE 23 VITTIME DELLA TRAGEDIA FERROVIARIA: RICORDARE PER NON RIPETERE IL PASSATO
Una manifestazione in memoria delle vittime dell’incidente ferroviario tra Andria e Corato del 12 luglio 2016 e a favore della sicurezza dei mezzi pubblici, organizzata dall’associazione “Francesco Ludovico Tedone”.
Si è tenuta a Corato nella mattinata di domenica 23 aprile la marcia in memoria delle vittime della tragedia ferroviaria. Un lento camminare per alzare la voce ed evitare che il passato, drammatico, si ripeta.
La rabbia e il ricordo sono sentimenti che si mescolano tra i familiari, alla ricerca della verità e che non si danno pace soprattutto perchè per lunghi anni si è vissuti su quelle carrozze prive di sicurezza.
E, quando uno degli incidenti ferroviari più gravi che l’Italia ricordi si è materializzato, il sistema è andato in cortocircuito. Nel frattempo la giustizia fa il suo corso e sono quattordici le persone iscritte sull’albo degli indagati.
Giustizia che serve per onorare al meglio le 23 vittime strappate alla vita in maniera davvero assurda, ripensando a quel sistema di “blocco telefonico”, obsoleto, ma ancora in funzione su una tratta percorsa da migliaia di pendolari, quotidianamente.
Nessuno si dà pace, eppure quel tormento garantisce l’energia necessaria per alzare la voce e chiedere le risposte ai tanti perchè:
“Non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita“, scrivevano gli organizzatori in fase di presentazione dell’evento.
In piazza C. Battisti a Corato in tantissimi si sono ritrovati alle ore 10.30. Il lungo serpentone umano, in grande silenzio, ha percorso via G. Di Vittorio, viale Diaz e via Paolucci, per poi terminare il suo tragitto nel piazzale antistante alla stazione, dove sono state ricordate tutte le 23 vittime della tragedia con un lancio di palloncini bianchi al cielo. Sui 23 palloncini bianchi diversi familiari presenti hanno inciso a penna i nomi dei propri cari.
