Cronaca

UNA FRAZIONE DI SECONDO PER TORNARE INDIETRO DI VENTUNO ANNI

Era il 4 aprile del 1994, un gelido Sabato Santo: mentre l’intera città si apprestava a vivere con serenità la festività della Santa Pasqua, in seguito a una rapina, perdeva la vita Domenico La Fortezza, freddato nel suo posto di lavoro in via Cairoli.
A quasi ventuno anni da quella terribile tragedia, un’altra irruzione lampo, compiuta da due uomini con il volto coperto da passamontagna, di cui uno armato di pistola, ha riportato la memoria indietro negli anni. Paura e rabbia riaffiorati in un baleno.
Pochi secondi attorno alle 19.38, il tempo di arraffare circa 1.000,00 € e fuggire via verso la S.P. Ruvo-Terlizzi a bordo di una Uno Bianca per poi far perdere le tracce. Sul posto tempestivo l’arrivo delle forze dei carabinieri, ma anche della Aldo Tarricone, dell’Apulia e della Metronotte.
Le cronache raccontano di un’altra irruzione sempre all’interno del supermercato ora “Despar”, ma per tutti noto come “Spaccio Due”, avvenuta nel 2009: stessa dinamica, i tre col viso coperto da un passamontagna entrarono nel punto vendita vicino alle due casse nei pressi dell’uscita. Con le pistole puntate intimarono al personale di aprire in fretta i due registratori di cassa per farsi consegnare il denaro incassato, 1.500,00 € circa.
“In pochi secondi – dice Annalisa La Fortezza al momento alla cassa- sono entrati e a volto coperto hanno rubato l’incasso. Abbiamo bisogno di sentirci sicuri. Non se ne può più, qualcuno faccia qualcosa, siamo in balia dei malviventi”. E’ un estratto dell’intervista realizzata qualche minuto dopo la rapina e che ruvesi.it trasmetterà all’interno dell’edizione odierna del “TG Ruvesi News”.
Un grido forte da parte dei commercianti che proprio ai microfoni di ruvesi.it era già stato enfatizzato dal Dott. D’Ingeo che, all’indomani del furto subito dal titolare di “Disotech”, aveva richiesto maggiori controlli, profeta nel prevedere ulteriori rapine nella settimana pasquale.
Adesso si torna al lavoro, con la speranza che sul tema sicurezza seriamente si faccia qualcosa a partire dalle telecamere di sorveglianza o da un potenziamento numerico di presenze sul territorio. Sentirsi sicuri è un diritto di tutti.

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