Un voto per un restauro: i “coperti” del Museo Jatta nel contest “Opera tua” di Coop
Dal 27 settembre al 17 ottobre è possibile scegliere tra l'”Archeologia del cibo”, cioè un piatto da pesce, diversi crateri, scodelline in bronzo, un mortaio ad orlo pendente della collezione di Giovanni e Giulio Jatta, raccolta nell’omonimo Museo Archeologico Nazionale di Ruvo di Puglia, e un Cristo ligneo del XVIII secolo, conservato nel Castello di Copertino, in provincia di Lecce, nel singolare contest che vede fronteggiarsi preziosi reperti storici e artistici di una regione. Il “premio” è un restauro, finanziato dalla Coop.
Si tratta del progetto “Opera tua”, promosso da Coop Alleanza 3.0 – la più grande cooperativa di consumatori del Paese – in 52 Ipercoop (dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia, lungo tutta la Dorsale adriatica), con un percorso in sette tappe fino a novembre.
L’iniziativa fu presentata a Roma, lo scorso 31 maggio, alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini, dal vicepresidente Sviluppo Territori Gestione di Coop Alleanza 3.0 Mirco Dondi e da Enrico Bressan, presidente di Fondaco Italia.
“Opera tua” si snoda in parallelo con l’iniziativa “Sapori, si parte!”, che porta a rotazione in tutti gli Ipercoop, per un periodo di circa tre settimane, le eccellenze del gusto delle regioni italiane: dai vini del Veneto ai tarallini della Puglia, dai formaggi e i salumi delle Marche al pesto di pistacchi e i cannoli della Sicilia.
In abbinamento con ciascuna tappa, i soci di Coop Alleanza 3.0 possono promuovere il restauro di un’opera d’arte della stessa regione interessata dall’iniziativa, votando tra due proposte espressione della cultura e dei talenti delle diverse aree. Gli interventi di restauro riguarderanno diverse tipologie – dal quadro alla statua lignea, dal mosaico ai reperti archeologici, fino ad antichi tessuti – in un percorso alla scoperta di opere ritenute talvolta “minori”, anche in piccole città di provincia.
Votare è molto semplice: tappa dopo tappa, basta andare sul sito della Cooperativa (www.coopalleanza3-0.it), nella propria area personale – visibile anche da smartphone e raggiungibile ancora più velocemente con la short url all.coop/operatua – e scegliere quale tra le due opere proposte restaurare.
L’opera vincitrice è resa nota subito dopo la fine di ogni tappa. Inoltre, sempre online è possibile seguirne anche il restauro, con informazioni sui tempi e l’avanzamento dell’intervento di recupero. Un’operazione che, in una logica di concretezza, punta alla qualità dei restauri, alla certezza dei tempi di realizzo, al monitoraggio dei lavori grazie al web.
«Da sempre il nostro Ministero ha cercato di promuovere, sollecitare, facilitare la collaborazione tra pubblico e privato nel restauro e nella conservazione del patrimonio artistico e culturale italiano. – dichiarò il Ministro Franceschini, nel corso della conferenza stampa del 31 maggio – Ma in questo caso si fa un passo in più, ovvero non solo c’è un’azienda che investe 100 mila euro al restauro di sette opere d’arte, ma c’è il coinvolgimento delle persone, in questo caso dei 2,5 milioni di soci che vengono chiamati a scegliere quale opera dovrà essere oggetto dell’intervento».
«Il nostro progetto ha lo scopo di diffondere la cultura in modo trasversale – aggiunse Mirco Dondi vicepresidente di Coop Alleanza 3.0 – anche grazie al contributo dei soci e dei consumatori. Per coerenza, abbiamo voluto inserire questo programma all’interno di Territori.Coop l’iniziativa che vede all’interno dei nostri ipercoop la presenza di piccoli produttori delle regioni in cui siamo presenti».
«Finora abbiamo contribuito a realizzare 61 restauri in tutta Italia – concluse Enrico Bressan presidente di Fondaco Italia – e con questi assieme alla Coop arriveremo a 68. Un risultato che ci soddisfa e che conferma che è questo il modo migliore per coinvolgere aziende ed imprenditori attraverso un rapporto di partecipazione attiva. Desidero ringraziare le Soprintendenze territoriali, i Comuni ed i Musei che con grande entusiasmo ci hanno evidenziato le opere. Siamo già orgogliosi di poter annunciare la prima opera vincitrice che sarà il dipinto di S. Anna e Maria con bambino nella Cattedrale di Matera a cui i materani sono particolarmente affezionati».
Nel caso dovessero essere scelti i reperti conservati nel Museo di Piazza Bovio 35, essi sarebbero oggetto di analisi diagnostiche pre-intervento, di consolidamento, assemblaggio e stuccatura delle parti ammalorate.
La chiusura di tutti i restauri è prevista per giugno 2018.