Cultura

“Un tuffo tra i libri”: su “Topolino” i consigli di Rosangela e Nicola della libreria “L’Agorà-Bottega delle Nuvole”

La libreria L’Agorà-Bottega della Nuvole è tra le tredici librerie italiane per ragazzi che, nella rubrica “Un tuffo tra i libri”, il mitico (nel senso di essere parte del patrimonio immateriale italiano da generazioni) giornalino “Topolino” suggerisce come meta per appagare la propria sete di lettura e conoscenza durante le vacanze.

Tre libri per ragazzi sono suggeriti da due orgogliosi Rosangela Bellifemine e Nicola Catalano, gestori della libreria che è uno dei punti di riferimento culturali di Ruvo di Puglia: “Ammare – Vieni con me a Lampedusa” di Alberto Pellai e Barbara Tamborrini (De Agostini Editore); “Muschio” di David Cirici (Il Castoro) e “Voglio fare il cinema”, di Paola Zannoner (De Agostini Editore).

Tre libri che evocano la “mission” della libreria indipendente, attiva sul territorio da più di trentacinque anni con eventi legati alla «sensibilizzazione alla cittadinanza attiva».

“Ammare – Vieni con me a Lampedusa” è dedicato al tema della migrazione vista con gli occhi di due adolescenti che vogliono cambiare il mondo; “Muschio” è un cagnolino che si interroga sul perché della guerra mentre “Voglio fare il cinema” è legato ai sogni di Mia e alla creatività e capacità di sognare di tutti gli adolescenti.

Si tratta di autori che sono stati anche ospiti della rassegna letteraria “Confabulare-Libri fuori dagli scaffali”, organizzata da sei anni dall’Associazione culturale Calliope in collaborazione con la stessa libreria L’Agorà-Bottega delle Nuvole, con il Teatro Comunale e l’Associazione Tra il dire e il fare, il 19989743_1524127760978580_2425768100693594074_nForum GiovanIdee e l’Assessorato alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Ruvo di Puglia. Il progetto di lettura, che mira a iniziare al piacere della lettura sin dalla giovane età, ha contribuito, insieme ad altre rassegne letterarie come “Evoluzioni” e all’attività della Biblioteca Comunale “Pasquale Testini”, all’attribuzione alla nostra città della qualifica di “Città che legge”, da parte del Centro per il Libro e la Lettura, di intesa con l’ANCI.

Una qualifica di cui andare orgogliosi se si considera che, in Italia, il numero dei lettori è molto basso (il 60% non legge un libro e il numero di lettori “forti”, coloro che leggono un libro al mese, è pari al 6%), mentre cresce quello degli analfabeti funzionali,  ossia di coloro che sanno leggere e scrivere, ma non sono in grado di comprendere testi un po’ più elaborati, non approfondiscono gli argomenti e non acquisiscono informazioni da fonti autorevoli. La crisi, oltre allo “strapotere” della TV e dei social, può avere determinato un calo nell’acquisto di libri? Forse, ma è opportuno ricordare che c’è sempre la possibilità di attingere alle biblioteche pubbliche, dove è possibile prendere in prestito e consultare gratuitamente libri e giornali. E dove, spesso, sono custodite preziose edizioni letterarie non più in commercio.

(Foto © Rosangela Bellifemine)

 

 

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