Una serata nel segno del ricordo…

Si è concluso, giovedì 27 agosto, nella caratteristica cornice architettonica, il giardino del santuario di Santa Maria di Calentano, la terza edizione del ciclo di incontri culturali calentanesi, organizzati dall’Associazione Pro Loco in collaborazione con i residenti di “Borgo Calentano”, col patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia, rappresentato per l’occasione dal Vicesindaco, Caterina Montaruli.
L’Assessore Montaruli, nel suo intervento, ha ringraziato la Pro Loco sia per l’impegno profuso nell’organizzare, ancora una volta, gli incontri culturali in un luogo così particolare, per molti di residenza e per molti altri di soggiorno estivo, sia per la partecipazione, come relatori, di giovani studiosi, impegnati nel condurre studi approfonditi sul nostro passato, sottolineando che conoscere le proprie radici aiuta una collettività a crescere e a maturare.
La serata è stata introdotta dalla proiezione di un video per ricordare una persona eccezionale: il Maestro Nicola Stragapede.
“Con grande tristezza – ha affermato il Presidente Pro Loco, Rocco Lauciello – abbiamo appreso che questa notte è venuto a mancare il Maestro Nicola Stragapede; Nicola è stato un saldo punto di riferimento per la nostra comunità: uomo politico, direttore dell’Eca, Socio fondatore e Presidente onorario della Pro Loco. Ha attraversato – Ha concluso Lauciello – la nostra epoca da protagonista e da testimone, è stato acuto osservatore e studioso della storia, resa sempre viva col suo entusiasmo di uomo di scienza e di fervido operatore culturale”.
Ha fatto seguito il ricordo di Cleto Bucci, Consigliere della Pro Loco ed ex alunno del Maestro. “Tutti noi – ha detto – sentiamo il bisogno di ricordarlo, oltre all’amore incondizionato per ciò che insegnava, era la fiducia che infondeva nei suoi allievi e il coraggio di scoprire e ricercare. Dotato com’era – ha aggiunto Bucci – di una grande disponibilità e capacità all’ascolto, dedicava molte ore del suo tempo ad aiutare gli studenti più insicuri, tanto era convinto che, con la buona volontà e l’applicazione, ogni studente potesse raggiungere un livello di preparazione sufficiente per poter proseguire gli studi. Il Maestro Stragapede – ha concluso Bucci – è stato una forte personalità a cui l’autorevolezza veniva conferita dalla sua integrità morale oltre che dalla sua estrema onestà intellettuale. Credeva, senza infingimenti, nei giovani, consentitagli dal suo spiccato senso della misura e dalla sua lealtà.
Le testimonianze hanno ricostruito un nitido ritratto a tutto tondo dell’uomo, del fine intellettuale, ripercorrendo le tappe salienti della sua vita semplice e dedicata agli altri, destando molto interesse e commozione tra i presenti. Aver visto tanta gente e di età così diverse unite da un unico sentimento di amore per il Maestro, ha reso partecipe di questo sentimento anche chi non lo ha mai conosciuto.
Subito dopo, la parola è passata all’Archivista, Dott. Francesco Bernardi per il suo intervento dal titolo “Il diario di un ‘maestro di campagna’ ruvese nel secondo dopoguerra”
Partendo dalle sue ricerche, Bernardi ha presentato l’analisi di un registro scolastico, compilato nell’immediato dopoguerra da un insegnante in servizio presso una «classe mista» rurale. Il documento è stata una fonte preziosa non solo per ripercorrere la vita e le vicende della piccola comunità scolastica, ma anche per ricostruire alcuni aspetti interessanti della storia ruvese di quegli anni.
Antonello Olivieri