Un pò di storia rubastina. La processione penitenziale di Gesù al Calvario per scongiurare la Siccità, l’ultima volta nel 1981
La calura, la mancanza di acqua in questo 2017 è eccezionale, forse nel Nord dell’Italia non certamente al Sud dove l’acqua da sempre è stata centellinata e gli uomini meridionali hanno fatto come le formiche: l’hanno messa da parte costruendo gli Invasi con la Cassa del Mezzogiorno.
In questi giorni nella mia mente sono affiorati alcuni ricordi letti riguardanti la processione penitenziale di Gesù al Calvario per scongiurare la siccità. Troviamo traccia di tutto ciò nel racconto del celebre pittore ruvese Domenico Cantatore, “E venne l’acqua”. In esso il pittore da Ruvo di Puglia racconta della processione penitenziale di Gesù al Calvario, curando ogni particolare. Come racconta Franco Di Palo nel suo libro “Passione e Morte” .
Anche Cleto Bucci nella presentazione tenutasi a Ruvo il 15 dicembre 2011 in occasione del restauro del “Cristo Calvario” detto “Cristo di S. Vito” lo ricordava: “Questo è il Cristo invocato per ogni problema. Quando non si sa più, letteralmente, a che santo votarsi si ricorre fiduciosi a lui. A Ruvo non esistono altre icone di Gesù che godono della stessa intensa e plebiscitaria devozione. Per ogni problema l’ ultima risorsa del ruvese era ed è il Cristo di san Vito. Anche quando nei secoli passati, durante le aridi estati, il san Vincenzo Ferreri della chiesa di San Domenico si mostrava poco propenso a concedere la pioggia sul nostro territorio, ecco allora che si ricorreva a questo Cristo. In cosiddetta “processione di penitenza” il simulacro veniva portato da questa chiesa verso Porta Noè, e lì, fuori la Porta Maggiore della città, gli si mostrava il territorio arido e i pozzi del pantano ormai privi delle ultime gocce d’acqua. Era in quel Largo, davanti a questa statua, che folle di ruvesi pregavano, invocavano, inveivano persino. Era in quel momento che i ruvesi alzavano verso il Cristo non solo preghiere e lamenti, ma anche gli infanti e i bambini affinchè il nostro Gesù si commuovesse e facesse cadere finalmente la pioggia. E lui ascoltava, e se era il caso concedeva“.
Secondo la mia memoria visiva, confortata da alcune fonti verbali, l’ultima volta che Gesù al Calvario fu portato il processione Penitenziale nella nostra Città fu nel 1981, in quella occasione il Corteo processionale partì dalla Chiesa del Santissimo Redentore in quanto la Chiesa del Carmine aveva subito delle lesioni in seguito al terremoto del 23 Novembre del 1980 che colpì le Regioni di Campania e Basilicata e parte della Puglia.
Che il Buon Dio interceda.
Michele Pellicani