Un funambolo su Piazza Matteotti, 65 anni dopo il “Arturo sul filo”
L’esibizione clou della Notte Bianca del 15 giugno farà rivivere uno spettacolo rimasto nella storia della città, quando negli anni ’50 “Arturo sul filo” percorse un filo sospeso su corso Carafa.
Camminare sospesi su Piazza Matteotti, la piazza centrale del nostro bellissimo Paese. L’impresa che la notte del 15 giugno tenterà il funambolo Filippo Franco, come evento culminante del “RERUM – Una Notte Bianca..in Estate”, ha radici lontane.
Questa esibizione acrobatica riporta infatti alla memoria della città l’analoga “traversata” compiuta negli anni ‘50 da un altro equilibrista di grande fama, Arturo Strohschneider. Strohschneider fu un vero personaggio dell’epoca. I suoi numeri di funambolismo, eseguiti nei primi anni del 1900, rimasero famosi nel tempo e possono essere tranquillamente avvicinati per temerarietà alle imprese odierne: egli stesso si proponeva come “sovrano dell’aria” e assunse un’aura di leggenda, tanto da essere acclamato da migliaia di persone in tutte le tappe dei suoi tour.
Idolo dei napoletani, che solevano deformare il suo cognome in Struscenàje ‘nterra; le sue frequenti esibizioni cittadine incontravano grande successo, al punto ch’era nata finanche una sorta d’inno popolare a lui dedicato, che sulle note della canzone Passa la ronda, di Tullio Gentili ed Ernesto Tagliaferri (1924), si concludeva con i versi:
Arturino, mio bel fringuellino,
deh, fammi volar con te.
Lo Strochenheider, che il pubblico di Napoli non aveva tardato a ribattezzare Arturo ‘ncopp’ô filo, percorreva così il cavo d’acciaio teso fra i cornicioni di due palazzi (spesso quelli del versante meridionale di piazza Vanvitelli, al Vomero), reggendo tra le mani un’asta metallica, che fungeva da bilanciere.