Un avviso per sostenere l’economia sociale: 20 milioni di euro dalla Regione Puglia per le imprese sociali
La Regione Puglia, nell’ambito di Puglia Sociale in – il programma regionale finalizzato alla promozione dell’innovazione sociale e allo sviluppo dell’economia sociale – ha approvato un Avviso Pubblico, a sportello, per il finanziamento di interventi di sostegno all’avvio e rafforzamento delle imprese sociali, rivolto alle imprese sociali e alle cooperative sociali e loro consorzi, con una dotazione finanziaria pari a 20 milioni di euro.
La misura mira al sostegno alle sperimentazioni di servizi, iniziative, attività, prodotti o soggetti di innovazione sociale, alla creazione di processi di innovazione che consentano di generare un cambiamento nelle relazioni sociali e rispondano a nuovi bisogni ancora non soddisfatti e persegue, infine, l’obiettivo dell’integrazione socio lavorativa di comunità marginali e soggetti svantaggiati e della tutela e rigenerazione delle risorse.
“Diamo forma con questo Avviso alle iniziative provenienti dalle preziose reti sociali delle comunità, – spiega l’assessore al Welfare Salvatore Ruggeri – sostenendo la crescita e la coprogettazione di nuovi processi di inclusione e coesione sociale”.
“La Regione punta sulla innovazione sociale – aggiunge Titti De Simone, consigliera del Presidente per l’attuazione del Programma di Governo – generando partecipazione e nuove occasioni di economia sociale.
Potranno essere sostenuti progetti nei seguenti ambiti: attrattività del territorio, turismo e accoglienza attraverso modelli innovativi e diffusi nella comunità; agricoltura sociale
e contrasto alle forme di sfruttamento del lavoro in agricoltura; cultura e creatività; settori alimentare, energetico, ambientale e manifatturiero con l’approccio dell’economia circolare; sperimentazione di modelli di welfare generativo per i gruppi sociali in condizioni di maggiore fragilità sociale ed economica; sostegno alle attività di accompagnamento al lavoro di fasce deboli della popolazione (giovani, donne, disabili, migranti, ecc.); recupero dei mestieri tradizionali e delle tradizioni locali per il marketing territoriale e l’attivazione di nuove attività economiche per l’animazione socioeconomica dei centri storici e delle periferie; contrasto a condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, con particolare riferimento alle persone senza dimora, a quelle in condizioni di povertà assoluta o relativa e ai migranti; sviluppo e rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità e della corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione e l’amministrazione condivisa dei beni comuni.
Le proposte progettuali dovranno svilupparsi nell’arco temporale massimo di 18 mesi dall’avvio e dovranno necessariamente concludersi entro il 31/12/2023.