Attualità

UN ANNO DI RESISTENZA E CORAGGIO. FORZA RUVESI, CE LA FAREMO

Non mi piace etichettare gli anni come positivi o negativi, piuttosto preferisco metterci l’adesivo con le quattro cifre dell’annata di riferimento. Ogni giorno è speciale, è diverso. Non c’è un anno buono e uno cattivo: ci sono 365 giorni che segnano la nostra esperienza di vita e che si accumulano. Anni nefasti, tremendi, ma ricchi di insegnamenti. Anni di felicità, di gioia che avvolgono tutti di armonia. Tutto dovrebbe compensarsi, dicono gli esperti. Ma su questo ognuno tira la conclusione che preferisce.

Di certo si fa una gran fatica oggigiorno a trovare sinonimi per non usare quel termine “positivo” che direbbe tutto, ma che oggi significa ben altro. Essere negativo all’ultimo dell’anno ormai equivale al rito di mangiare tante lenticchie per l’anno che arriva. Quindi siamo felici se negativi, tristi se positivi. Una grande confusione che ci avvolge e che ci conduce alle porte dell’hub per la dose di serenità. Questo è, poi per il resto si attendono fasi che scalcino definitivamente l’ondata e che ci inducano a pensare che per tutti sia una sola influenza. Ma chissà quante varianti attraverseremo prima di poter tornare a essere “positivi” nel vero senso della parola e non della dipendenza da Coronavirus.

Ripercorrendo la carrellata di notizie del 2o21 è chiaro ed evidente che dei passi avanti sono stati fatti nella battaglia legata al Covid: dagli eventi fatti in remoto, siamo tornati a vivere con normalità prima che Omicron abbia devastato nuovamente le nostre certezze. Calma e sangue freddo, mascherina, igienizzante e Pfizer le nostre armi.

Tanti addii, tanto dolore, tante storie raccontate e recuperate, tanta solidarietà, tanta luce: cercare di dare una svolta a questa città significa rimboccarsi le maniche e agire anche se il nostro vicino è apatico. E’ fare al di là delle necessità.

Capire che il nostro competitor è rappresentato ormai dall’universo intero. Guardare al di là del nostro confine, trovare un mercato che sia differente rispetto a quello immaginato vent’anni fa ci porterà in una nuova dimensione.

Allora ruvesi che sia un anno di resistenza e di coraggio. Per vincere le sfide del quotidiano e quelle epocali.

Buon anno ruvesi!!!

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