UE: COLDIRETTI, PRESIDENTE PRANDINI INCONTRA COMMISSARIO HOGAN
Politica Agricola, Brexit, accordi internazionali e emergenze nazionali come la Xylella sono state al centro dell’incontro tra il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini ed il Commissario Europeo dell’Agricoltura Phil Hogan.
Per quanto riguarda l’emergenza Xylella che sta colpendo duramente i produttori della Puglia il presidente Prandini ha ricevuto conferma dal Commissario della disponibilità della Commissione a valutare le possibili forme di sostegno per gli agricoltori colpiti.
Con riferimento alla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) il Presidente della Coldiretti ha messo in evidenza la necessità di perseguire ulteriori soluzioni che prevedano correttivi basati su variabili diverse dalla superficie, per attuare una redistribuzione esterna piu’ equa dei sostegni PAC tra Paesi, rispetto al rapporto tra i redditi medi agricoli aziendali e i redditi medi percepiti dalle altre attività economiche. Prandini ha evidenziato anche la necessità di un maggiore coinvolgimento delle principali organizzazioni di rappresentanza dei settori economici durante le negoziazioni e in sede di applicazione degli accordi commerciali internazionali, per valutarne il reale impatto economico. Una esigenza – precisa la Coldiretti – anche per garantire una maggiore sicurezza delle merci in entrata nell’Unione Europea, dopo le difformità sui controlli dei prodotti extracomunitarie evidenziate dalla Corte dei Conti Europea. Il Commissario Hogan ha assicurato che l’Unione europea è decisa a far rispettare le proprie regole e che tutte le merci in entrata nell’Unione dovranno sempre rispettare i limiti e le norme vigenti in Europa. Per quanto riguarda l’accordo di libero scambio con il Canada (CETA) il Presidente della Coldiretti ha presentato i principali elementi di criticità dell’accordo trovando piena disponibilità del Commissario a portarle al tavolo del summit l’EU – Canada del 10-11 aprile. Tali preoccupazioni, che verranno raccolte in una lettera formale da inviare al commissario prima della sua partenza, tra l’altro riguardano la tutela delle indicazioni geografiche e la necessità di massimizzare le possibilità offerte dal sistema istituzionale di riconoscimento delle IG creato in Canada e la necessità di rivedere, attraverso i meccanismi previsti nell’accordo CETA, il sistema di gestione delle quote di importazione di formaggi in Canada, ad oggi fortemente sbilanciato a favore dei produttori canadesi.