TUBAZIONI CONGELATE: NIENTE ACQUA DIRETTA A CALENTANO
Il gelo ha messo a dura prova anche i residenti di Calentano. Rispetto alla nevicata di due anni fa, le strade sono state sgomberate rapidamente, ma il rischio della formazione di ghiaccio, di sera, è altissimo.
I Metronotte, i volontari della Pubblica Assistenza Ruvo Soccorso e altri volontari stanno cercando in tutte le maniere di limitare i disagi di coloro che risiedono nel borgo, portando la spesa a casa degli anziani o distribuendo medicinali, laddove l’influenza ha lasciato i segni.
Il problema principale riguarda l’assenza di acqua diretta: dal 6 gennaio l’erogazione è interrotta a causa del gelo che ha congelato la conduttura della stessa. L’Acquedotto Lucano fin qui non è intervenuto e i residenti riempiono le cisterne caricando l’acqua da Ruvo.
“Siamo senz’acqua – ci racconta Concetta Procacci – dal giorno dell’Epifania. Appena è cominciata la bufera di neve, le nostre tubazioni ne hanno risentito. Paghiamo l’acqua a 3 euro a metro cubo e tutto questo è raccapricciante. Nessuno ci sta aiutando. Come sempre accade, nel corso delle emergenze ci si dimentica che esistiamo anche noi. I vigili, dopo una telefonata per comunicare che da quattro giorni siamo senz’acqua, mi hanno detto che non possono farci nulla e di rivolgersi all’acquedotto Appulo-Lucano. Noi dobbiamo far riferimento a Gravina. Non è che per caso il comune di Ruvo ha un po’ più di forza contrattuale del privato cittadino?“.
Chiedono un aiuto, un supporto, un sostegno che non li faccia sentire cittadini di serie “B”: “Quando paghiamo le tasse – conclude – siamo uguali ai cittadini di Ruvo. Altrimenti nessuno si ricorda di aiutarci“.