Trecentoventi operatori sanitari saranno stabilizzati al Policlinico di Bari
A partire dal 1 gennaio, grazie alla delibera di giunta regionale, contratti a tempo indeterminato per 41 medici, 243 infermieri e 36 altre figure sanitarie. Il direttore generale Migliore: “Valorizziamo la professionalità acquisita dal personale durante l’emergenza Covid19 e colmiamo carenze di organico”
sono 320 gli operatori sanitari in servizio al Policlinico di Bari che a partire dal 1 gennaio potranno essere stabilizzati con un contratto a tempo indeterminato. Nel dettaglio sono 41 medici, 243 infermieri e 36 altre figure sanitarie e tecniche che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge Madia o dalla legge di bilancio, recentemente approvata dal Parlamento.
Un emendamento proposto dalla Fiaso, Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere, per rafforzare il sistema sanitario pubblico attraverso la stabilizzazione di coloro che avessero maturato almeno 18 mesi di servizio tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022, consentendo così la valorizzazione della professionalità acquisita dal personale durante l’emergenza Covid19.
“Grazie alla delibera della giunta regionale della Puglia e al lavoro dell’assessore e del dipartimento salute siamo in condizione di non disperdere il patrimonio di esperienza accumulato in quasi due anni dai professionisti, andando a colmare importanti carenze di organico del Policlinico di Bari”, evidenzia il direttore generale, Giovanni Migliore.
“In uno dei momenti più difficili per la sanità pubblica – aggiunge Migliore, che è anche presidente Fiaso – si è creata un’opportunità di lavoro per tanti giovanissimi professionisti, soprattutto infermieri. Hanno risposto alla nostra chiamata durante la fase più grave della pandemia. Insieme ne siamo usciti, ed è giusto riconoscere loro una prospettiva di lavoro stabile che consenta allo stesso tempo al Policlinico di programmare con maggiore certezza il lavoro delle unità operative per dare la risposta di alta specializzazione medica e chirurgica che i cittadini si aspettato dalla nostra azienda ospedaliero universitaria”.