Tre iniziative natalizie di Ruvo Solidale per chi è a rischio povertà
Una politica di assistenza e di supporto, di «solidarietà diffusa» e non di assistenzialismo è quella che Ruvo Solidale, la rete di associazioni promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ruvo di Puglia, intende perseguire affinché tutti i cittadini siano coinvolti in un «efficace ed equo» processo di crescita e promozione che le risorse pubbliche non garantiscono per la propria insufficienza.
Per questo è importante che i cittadini cooperino concretamente per aiutare quanti hanno perso il lavoro o rischiano di perdere la propria abitazione e quanti vivono in una condizione di fragilità.
E nel periodo natalizio parte la prima raccolta fondi targata “Ruvo Solidale”.
E’ possibile, infatti, lasciare offerte in danaro nei Boccacci di Ruvo Solidale, riconoscibili dal logo e dalla presenza di una locandina, che dal 17 dicembre si trovano in alcuni negozi. Le somme raccolte vanno a integrare il fondo del 5×1000 da cui Ruvo Solidale attinge per il proprio operato e saranno destinate ad aiutare le famiglie che vivono un forte disagio economico oltre a creare nuove opportunità lavorative con l’attivazione di borse lavoro e incarichi di lavoro occasionale. I beneficiari saranno individuati dall’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune e dalle Associazioni di Rete Solidale in totale riservatezza.
I Cesti della Solidarietà, con la locandina e il logo di Ruvo Solidale, sono stati concepiti per i più piccini. Nei negozi aderenti al progetto è possibile acquistare giocattoli, materiale di cancelleria, vestiario che sarà donato poi a bambini e famiglie che vivono in situazioni di povertà.
Volontari scelti dall’Istituto Sacro Cuore e operatori Caritas si preoccuperanno di raccogliere le eccedenze presso fruttivendoli, pizzerie, caseifici e alimentari aderenti al progetto tramite Ascom Confcommercio. Esse saranno destinate al Ristorante Solidale presente a Ruvo di Puglia.
Un progetto che incontra il consenso del sindaco Pasquale Chieco ed è spiegata dalla vicesindaca con delega alle politiche sociali, Domenica Montaruli che lo definisce un’esperienza tutta ruvese, visibile e concretamente misurabile da tutti i cittadini. Tale progetto si basa su una logica di scambio partendo dall’assunto che ogni persona dà e riceve in base alle proprie competenze e risorse. I beneficiari degli aiuti economici, spesso persone che tacciono per orgoglio e pudore sulla propria condizione precaria, metteranno a disposizione le proprie competenze in una determinata attività.
«Questo scambio alimenterà il ciclo di solidarietà, di equità e di condivisione di cui Ruvo Solidale vuole essere fautrice» conclude l’Assessora Montaruli.
L’attivazione di borse lavoro e altre forme di lavoro occasionale si affianca a un’altra misura di politica lavorativa, il ReD, Reddito di Dignità, promosso dalla Regione Puglia a cui soprattutto le aziende sono invitate ad aderire.