Trattamenti rapidi e sicuri per le patologie proctologiche: ecco il modello “fast track” che abbatte le liste di attesa e decongestiona gli ospedali
Snellire i percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti con problematiche proctologiche per evitare un ulteriore sovraccarico dei grandi ospedali che, invece, sono chiamati a gestire le emergenze-urgenze e le patologie oncologiche e ad elevata complessità. E’ l’obiettivo del modello assistenziale fast track proposto dalla ASL di Bari, al centro del Congresso interregionale della società italiana di chirurgia colo-rettale tra Puglia, Basilicata e Molise, in programma domani 20 settembre a Bari (presso il Nicolaus Hotel), e presieduto dalla dottoressa Ivana Giannini, medico chirurgo del presidio territoriale integrato “Fallacara” di Triggiano e dalla professoressa Marcella Rinaldi dell’Università di Bari. Intervengono per i saluti istituzionali, il direttore sanitario della ASL, Luigi Rossi, e il direttore del Dipartimento chirurgico aziendale, Michele Simone.
Il focus della giornata di formazione -dal titolo “Proctologia fast track: quando, come e perché”- sono i trattamenti “rapidi” e sicuri che consentono di curare i pazienti in maniera efficace riducendo al tempo stesso la durata della degenza. A spiegare nel dettaglio l’innovativo modello di cura è la dottoressa Ivana Giannini. “Le linee guida della American Society of Colon and Rectal Surgery sulla chirurgia proctologica ambulatoriale – dichiara – sottolineano che oltre il 90% delle procedure chirurgiche proctologiche possono essere eseguite in sicurezza in tempi ridotti e con un beneficio economico per le aziende sanitarie, ottimizzando l’impiego delle risorse e riducendo i costi e le liste d’attesa, e con una percentuale di gradimento dei pazienti superiore al 90%, perché possono tornare velocemente alle attività quotidiane e all’ambiente familiare”.
In ambito proctologico, inoltre, c’è stata nel corso degli anni una evoluzione dell’approccio chirurgico che è diventato sempre più personalizzato. L’innovazione tecnologica ha inoltre consentito di mettere a punto tecniche chirurgiche sempre più mini-invasive e meglio tollerate dal paziente anche in termini di dolore post-operatorio. I pionieri di questo approccio sono stati i chirurghi di Firenze che hanno messo a punto degli specifici PDTA. Una linea di lavoro assorbita anche nella struttura di Triggiano, per cui la patologia proctologica viene trattata in Day Service, o in regime ambulatoriale, nell’ottica di offrire il miglior servizio possibile ai pazienti.
Tanti i temi che saranno affrontati nelle quattro sezioni di discussione e confronto tra esperti: dalla gestione peri operatoria del paziente, al trattamento delle patologie colorettali più frequenti, come emorroidi e ragadi, fino alle malattie sessualmente trasmissibili, precancerose, e tumore dell’ano.