TRASMESSO IL SERVIZIO DE “LE IENE” SUL “SELFIE CON IL MORTO”. IL PRESIDENTE SCARINGELLA: “CHIEDERO’ SCUSA AI FAMILIARI”
“Alcuni metronotte si sono fatti dei selfie con i cadaveri dentro l’obitorio del cimitero, condividendo gli scatti sui social. Giulio Golia è andato a farsi un selfie con i protagonisti di questa macabra vicenda“.
E’ presentato così il servizio de “Le Iene” andato in onda su ItaliaUno attorno alle 22.00, all’interno del programma condotto da Teo Mammuccari e Ilary Blasi e che si può rivedere cliccando qui.
L’obiettivo di Golia era chiedere spiegazioni direttamente alla guardia giurata, ritratta nella foto diffusa dai media. Qualcuno ha indirizzato l’inviato presso l’abitazione del diretto interessato e poi presso la sede dei Metronotte dove era in servizio: come indizio la macchina personale della guardia giurata.
A fare un sopralluogo “bluff” è stato l’operatore de “Le Iene” che, accertato il fatto che il “Metronotte” fosse a lavoro, ha fatto entrare Giulio Golia, immediatamente accompagnato fuori dalla sede dal personale di segreteria presente all’interno.
“La Iena” si è piantato sull’uscio della base operativa delle Guardie Giurate, cominciando un’innumerevole sequenza di selfie con i ruvesi.
Ruvo di Puglia è descritto come un tranquillo paese, nel quale la normalità è stata spezzata dai “selfie con il morto”. Il sindaco Chieco ha espresso il parere su una vicenda che “ha leso la dignità delle persone e dei familiari“.
Nel servizio emergono i selfie voluti tra Golia e i cittadini ruvesi che si sono ammassati sempre più all’esterno della sede. Il tempo passa, ma nessuno apre le porte all’inviato che chiama la Polizia Municipale per far rimuovere l’auto parcheggiata sul marciapiede.
A tutela della guardia giurata arriva il presidente dei “Metronotte” Pasquale Scaringella che invita Golia a sospendere il pressing, perchè Roberto aveva cominciato ad avvertire un malore.
La giustificazione del presidente “foto fatte per testimoniare che l’obitorio era aperto”, non convince nè Golia, nè il sindaco, ma promette “chiederò scusa ai familiari nelle sedi opportune”. Il selfie tra i due è l’ultimo frame girato all’interno della sede dei “Metronotte”.
Cala il sipario sulla vicenda con l’auto della guardia giurata prima multata e poi rimossa dal carro attrezzi “.
Conclusione? Nella vita si sbaglia, ma spesso il chiedere scusa può essere un ottimo punto per ripartire.