Attualità

TRASFORMARE LA TESTIMONIANZA DI GUGLIELMO MINERVINI IN PUNTO DI FORZA PER PROSEGUIRE IL SUO CAMMINO

La Regione Puglia piange la scomparsa di un uomo che ha segnato positivamente lo sviluppo della stessa negli ultimi vent’anni.
La morte di Guglielmo Minervini rappresenta un momento molto triste per tutti coloro che lo hanno conosciuto e che devono trasformare la sua testimonianza in un punto di forza per proseguire il percorso da lui tracciato.
Migliaia i messaggi di cordoglio di tutti coloro i quali lo hanno conosciuto e partecipano con grande commozione al momento del suo dolore.
Il Presidente della Regione Puglia, appena conosciuto il finale della “favola Minervini”, ha commentato: “La notizia della scomparsa di Guglielmo Minervini mi rattrista molto. Esprimo alla famiglia di Guglielmo il mio sincero cordoglio, a nome della Regione Puglia“.
Guglielmo Minervini – ha scritto sulla propria pagina Facebook Niki Vendola – è stato un uomo del futuro, un politico generoso e visionario, un costruttore di pace e di giustizia sociale. Per me è stato un amico, un compagno, un fratello. Lo porterò sempre nel mio cuore”.
Cordoglio e solidarietà alla sua moglie, ai figli e ai parenti, sono stati espressi dal Vescovo Mons.Domenico Cornacchia a nome dell’intera comunità diocesana che eleva preghiere di suffragio per Guglielmo. “Egli, tra i primi condiocesani – ricorda il Vescovo – ha chiesto di incontrarmi dopo il mio ingresso a Molfetta. Antica e fraterna amicizia ci legava. Ho sempre apprezzato in lui lealtà, simpatia, attenzione per i bisognosi e lettura dei segni dello Spirito divino nella storia degli uomini”.
I funerali si svolgeranno alle ore 17 di mercoledì 3 agosto, presso la chiesa del SS.mo Crocifisso, retta dai frati Cappuccini a Giovinazzo, presieduti da don Tonio dell’Olio, attuale presidente di Pro Civitate Christiana, già amico di impegno in Pax Christi.
Questo il profilo tracciato dal portale della diocesi: “Laureato e docente di Informatica nelle scuole superiori, Guglielmo Minervini è stato protagonista e iniziatore di alcune esperienze notevoli sul territorio diocesano: con la profonda e tenace amicizia di Franco De Palo fu tra i primi obiettori di coscienza al servizio militare in servizio civile, vissuto da lui nel quartiere del Duomo, sfociato poi nella istituzione della Casa per la Pace. Furono gli anni ’80 che coincisero anche con l’episcopato di Mons. Tonino Bello col quale Guglielmo collaborò direttamente per alcune battaglie civili, legati anche dall’adesione al movimento Pax Christi, di cui don Tonino fu presidente e Guglielmo consigliere nazionale.
L’impegno di Guglielmo in Diocesi prese forma anche nella collaborazione redazionale del settimanale diocesano Luce e Vita, sulle cui pagine pubblicò servizi e inchieste di denuncia su dinamiche sociali difficili. Poi, sempre con la complicità di Franco, fondò inizialmente presso la Casa per la Pace, in via Massimo D’Azeglio a Molfetta, l’editrice “la meridiana” orientata alla promozione culturale particolarmente sui temi della pace, dell’educazione alla pace, della non violenza attiva e dell’impegno civile.
Dagli anni ’90 l’approdo in politica, prima come sindaco di Molfetta poi come assessore e consigliere regionale fino agli ultimi giorni della sua vita, nonché titolare di incarichi direttivi in partiti politici. Nell’ultimo suo libro “La politica generativa”, aveva quasi racchiuso la sua visione ed esperienza politica, vista come laboratorio di partecipazione più che gestione del potere.
Una vita vissuta fino in fondo, fino in cima, per dirla con don Tonino, la cui memoria resta a viva testimonianza per tutti”.
Gli fa eco così la “Pax Christi”: “Guglielmo, un amico, un nostro compagno di viaggio. Con lui abbiamo percorso strade in salita, ne abbiamo aperte di nuove, esplorato percorsi alternativi. Lo abbiamo incontrato l’ultima volta al Convegno di fine anno, dove è intervenuto con la sua passione di sempre. Eravamo nella sua Molfetta e ha partecipato con noi alla marcia per la Pace la sera del 31 dicembre scorso.
Guglielmo ha condiviso l’inizio del cammino pastorale di d. Tonino Bello. Fu tra i primi giovani a lavorare con lui per la pace, obiettore di coscienza, accanto agli ultimi. Con don Tonino, allora Presidente di Pax Christi, fonda la rivista Mosaico di pace, di cui per un periodo sarà anche direttore. Per alcuni anni fa parte del Consiglio Nazionale di Pax Christi.
La sua passione lo accompagna sempre e lo porta a impegnarsi in prima persona ricoprendo anche ruoli politici importanti: sindaco di Molfetta, consigliere e assessore regionale. Nonostante la sua malattia, non ha mai messo di coltivare “sogni diurni”, quelli che si fanno all’alba e che si realizzano…, come diceva d. Tonino.
Ha saputo scrivere pagine “altre” sulla sua vita. Per la sua terra. Per la Pace. Un grande sognatore a occhi aperti sulla possibilità della pace e della nonviolenza e, quindi, di un modo nuovo di far politica. Uno “spirito bollente”, lui, per rendere i giovani “Bollenti spiriti”. E, con don Tonino Bello, sui “passi degli ultimi” in nome del Vangelo. Grazie, Guglielmo!

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