TRAC: I progetti vincitori Bando Nuove generazioni 2024
TRAC – Centro di residenza teatrale diffuso, nato dalla sinergia tra le periferie della Regione Puglia -, Assitej Italia – presidio nazionale della più grande rete mondiale di teatro ragazzi -, Teatro tra le generazioni – progetto Artisti nei Territori della Regione Toscana – e Fondazione SAT – organizzatrice dello storico Festival Maggio all’infanzia – hanno individuato, tra le numerose proposte pervenute, i progetti vincitori dell’edizione del 2024 del bando per residenze artistiche dedicate a progetti di ricerca artistica dedicati alle nuove generazioni.
Colacino-Mencagli, Simona Gambaro/Meraki.Teatro, Sonia Franzolin/Cie labolla & Tina Aretano sono le compagnie selezionate che hanno presentato progetti fortemente innovativi, aperti a linguaggi scenici diversi e a spiragli di ricerca e di contaminazione con il territorio, rivolti all’intero target di riferimento, composto da giovani spettatori (0-10 anni).
Il gruppo informale Colacino-Mencagli, nato dall’incontro tra Roberta Colacino, attrice marionettista e voice talent e Gaia Mencagli, artista di teatro italo danese, sarà in residenza con il progetto Il naso che intende allenare e stimolare l’intelligenza olfattiva dei grandi e piccini, costruendo un’installazione olfattiva da abitare, una sorta di biblioteca interattiva degli odori pensata specificatamente per bambine/i dai 5 ai 10 anni. Verrà inoltre creata una performance all’interno dell’installazione che guidi il pubblico alla scoperta degli odori e dei mondi che essi racchiudono.
Assegnataria della residenza interregionale tra Puglia e Toscana, Piume di Simona Gambaro/Meraki.Teatro è la storia di un incontro breve ma intenso, interrotto dallo scadere prematuro del loro tempo. Verrà raccontata, con la maggior semplicità possibile, la storia di qualcuno che va via troppo presto, e di qualcuno che resta. Di cosa c’è in quel tempo nel mezzo. Della morte, fredda ma dolce, come un gelato. Piume è una drammaturgia originale liberamente, irriverentemente e amorevolmente ispirata alla scrittura poetica di Wislawa Szymborska, di Simona Gambaro, attiva da oltre 20 anni in campo teatrale in qualità di interprete, drammaturga e regista, con spettacoli rappresentati in Italia e all’estero.
Uno di noi molti noi molti di noi uno di molti è il progetto a cura di Sonia Franzolin/cie labolla & Tina Aretano: un’idea di esperienza di gioco-spettacolo intorno alla lana e al suo stato grezzo, ai filati e ai fili del micelio, che racconta il viaggio di un personaggio in feltro in cerca di un suo simile. Attraverso la manipolazione e la trasformazione della lana, verranno coinvolti gli spettatori in un percorso esperienziale che trasforma le percezioni: i bambini e le bambine saranno immersi in uno scenario magico grazie a giochi di luce, materia e ombre. La cie labolla nasce a Nizza nel 2013 fondata da Sonia Franzolin e si occupa di progetti di educazione artistica culturale, (per scuole, enti culturali) di produzione di spettacoli con marionette e oggetti, di sviluppare progetti transfrontalieri.
I progetti selezionati saranno ospitati in residenza per 15 giorni complessivi, non necessariamente continuativi, presso uno o più Poli del TRAC (Campi salentina/Novoli, Melendugno/Lecce, Taranto, Ruvo di Puglia/Castellana, Manfredonia) tra luglio e dicembre 2024 e godranno del tutoraggio de La Casa dello Spettatore. Uno dei progetti selezionati sarà inoltre ospitato in residenza per ulteriori 15 giorni, presso un polo degli Artisti nei Territori toscani del progetto Teatro tra le generazioni (Empoli, Barberino di Mugello, Lastra a Signa), usufruendo così di una residenza interregionale della durata complessiva di trenta giorni.