Tra musica, danza, cibo e cultura si è conclusa la XII^ edizione de “La Sagra del Fungo Cardoncello”
Se il freddo pungente della sera prima aveva fatto desistere qualcuno dal percorrere le vie del centro storico di Ruvo di Puglia, animato dal caleidoscopio di eventi, sapori, profumi che è la “Sagra del Fungo Cardoncello”, non è accaduto ieri.
Sin dal mattino, luminoso e mite, Piazza Matteotti e le vie del centro storico sono state “invase” da ruvesi e dai “vicini di casa” e di regione. Anzi c’è chi è giunto anche dagli States per immergersi nella cultura autentica pugliese. Rispetto agli altri anni, le vie sono state facilmente percorribili, anche per la decisione di chiudere momentaneamente al traffico i quattro Corsi principali.
La Sagra del Fungo Cardoncello è sì la festa dei ruvesi ma è anche un momento in cui si stabiliscono relazioni, contatti tra comuni, tutti animati dalla volontà di preservare le proprie tradizioni e la propria cultura. E un contributo prezioso è dato dalle Pro Loco, coi loro volontari che si prodigano nel preservare il patrimonio identitario di un comune.
Rocco Lauciello, presidente della Pro Loco di Ruvo di Puglia e presidente regionale UNPLI, ha ringraziato tutti dal palco per la riuscita dell’evento, soprattutto i suoi collaboratori, alcuni dei quali sono state le guide dei percorsi culturali che hanno accompagnato i ruvesi e “forestieri” alla conoscenza e riscoperta delle bellezze storiche e artistiche della città. Ruvo di Puglia è una delle tappe della Via Francigena ed è per questo che a tale via è dedicata una mostra nella Casa della Cultura, visitabile fino al 18 novembre.
Sagra del Fungo Cardoncello è anche immersione nella natura, nel luogo di origine del fungo a cui è stata dedicata una piccola e interessante mostra presso lo studio di Sicurezza del Lavoro e igiene degli alimenti del micologo Rocco Lovino e del dottor Vincenzo Basile. Preparatissimo, ha spiegato ai visitatori tutte le caratteristiche dei funghi presenti nel nostro territorio – varietà infinita e composita! “Il nostro agro è ricco di funghi di diverse specie, tra cui il tartufo, e noi non lo sappiamo!” Un fungo somiglia a un uovo di dinosauro da cui fuoriesce una specie di alga rossa! Specie diverse e curiose. Le suggestive foto esposte in mostra sono di Donato Anselmi e Marco Volpe.
Nella giornata, poi erano previste escursioni nel Bosco di Patanella e allo Jazzo del Termite e nel Parco Naturale di Selva Reale.
Artigianato handmade ispirato alle imminenti festività natalizie, stand di antiquariato e poi quelli dedicati a lui, al “re cardoncello” a cui, quest’anno, si è affiancato una regina, la melagrana, molto diffusa nelle nostre campagne. I profumi e i sapori del caciocavallo impiccato, delle grigliate, degli arrosti, delle zuppe di funghi; i rossi dei vini locali degustati; la dolcezza del miele; la fragranza del pane di Altamura; l’aroma dello zucchero filato e dei canditi hanno esaltato i sensi di tutti. Ma in una sagra grande onore si tributa alla musica e alla danza: dal Salento dei “Musicanti del Paese Azzurro” e di “Aria Corte” ai ritmi folk e samba della band ruvese “Taratatà”; dai virtuosi “ragazzacci” della Birbant Street Band ai “Malicanti” il cui frontman, Mick Maccaroni, ha novantuno anni. Poi i gruppi folk “Skarìa” di Deliceto, “La Vistsen” di Vieste, “Re Pampanedde” di Bitonto e “Lapecheronza” di Ruvo di Puglia che hanno riproposto danze e canti del folklore locale, che narra di amori, litigi, invidie, fortuna e speranze.
Tutto questo ha contribuito a rendere la dodicesima edizione della Sagra del Fungo Cardoncello un evento di qualità. Le eventuali criticità, connesse a ogni evento, possono essere superate trovando un punto di incontro tra opposte esigenze.
Alla prossima edizione!