TORNA “LA BANDA” DI PINO MINAFRA. ALLE 20.00 CONCERTO IN CATTEDRALE
Domenica 2 aprile (ore 20 – ingresso libero) nella Cattedrale di Ruvo di Puglia, nell’ambito del Festival “Wanda Landowska”, torna “La Banda” dal trombettista e compositore Pino Minafra. Diretta da Michele Di Puppo e dallo stesso Minafra, affiancata per l’occasione dalle Faraualla (Gabriella Schiavone, Maristella Schiavone, Teresa Vallarella, Loredana Savino) e dal pianista Livio Minafra, la Banda proporrà un progetto speciale che mescolerà tradizione e innovazione nell’esecuzione delle più famose marce funebri dei maestri Antonio e Alessandro Amenduni, Luigi Cirenei e Domenico Iannuzzi e dei brani composti dai Minafra e da Gabriella Schiavone.
La banda è composta da Vincenzo Mastropirro, Francesco Di Puppo (flauto), Pietro Milella (oboe), Giuseppe Demichele (clarinetto piccolo in Mib), Giambattista Ciliberti, Leonardo Cattedra, Vito Di Cintio, Gianluigi Caldarola, Rocco Di Rella, Giuseppe Dicorato, Vincenzo Di Puppo, Mauro Altamura, Anna Bavaro, Giovanni Girardi (clarinetto), Nicola Puntillo (clarinetto basso), Massimo Cianciaruso (sax soprano), Paolo Debenedetto (sax alto), Francesco Loiacono (sax tenore), Michele Marzella (sax baritono), Simone Lovino, Vito Vernì, Vito Lamanna (corno), Luciano Palmitessa, Vito Francesco Mitoli, Pino Minafra (tromba), Luciano Pischetola, Biagio De Michino (trombone), Emanuele Maggiore (flicorno soprano), Leonardo Lozupone, Vincenzo Bucci (flicornino), Salvatore Barile (flicorno tenore), Nicola Valenzano (flicorno baritono), Giuseppe Scarati, Pasquale Di Muro, Sebastiano Lamorte, Michele Cantatore (tuba), Vincenzo Mazzone, Simone Salvatorelli, Tommaso Summo, Giuseppe Tria (percussioni).
Il progetto “La Banda” nasce nel 1993 da un’idea di Pino Minafra per cercare di salvare dall’oblio una grande tradizione musicale tipica del Sud Italia che ha prodotto un suono originale e unico al mondo. L’intento del compositore e trombettista ruvese è stato quello di documentare su cd la tradizione musicale classica della banda – arie d’opera, marce sinfoniche e musiche della settimana santa – e nello stesso tempo proiettare la banda nel suono contemporaneo, facendola confrontare con i linguaggi musicali più innovativi grazie alla presenza di compositori e solisti di valore internazionale. Il percorso trasversale fra “Tradizione e Innovazione” fatto dalla Banda di Ruvo di Puglia, ospite dei più importanti festival europei di jazz, musica classica e contemporanea – Londra (Queen Elisabeth Hall), Parigi, Donaueschingen, Monaco di Baviera, Saalfelden, Graz, Les Mans, Lille, Huddersfield, Kendal, Brighton, Basingstoke, Munster, Berlino e altri – ha pienamente dimostrato l’attualità e la freschezza di questo suono caldo, vivo e generoso, ancora tutto da esplorare oltre che proteggere. L’Unesco ha infatti riconosciuto il fenomeno delle Bande al Sud Italia come Patrimonio Immateriale Mondiale dell’Umanità