TIZIANA RUTIGLIANI SCRIVE AL DIRETTORE GENERALE ASL: “NO ALLA CHIUSURA DEL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO”
L’avv. Mariatiziana Rutigliani, presidente della sezione di Ruvo di Puglia del Tribunale per la tutela dei diritti del cittadino, del malato di Ruvo di Puglia, ha scritto al presidente della Regione Michele Emiliano e al direttore Generale Asl, dott. Vito Montanaro, per ribadire il “no” alla chiusura del Punto di primo intervento.
Nello scritto si richiede intervento ed esecuzione della delibera di Giunta Regionale n. 239 del 28/2/2017 di “ADOZIONE DEL REGOLAMENTO REGIONALE N.7 del 10 marzo 2017”.
“Con la presente – si legge nella richiesta – stante la imminente chiusura del punto di primo intervento, il miraggio dell’ospedale unico del Nord Barese, i disagi derivanti dal rispetto dei parametri costi-ricavi, l’impossibilità della realizzazione di LEA e di LES, il tutto in palese violazione di norme di rango costituzionale, con la presente si invitano le S.V a voler dare attuazione ed immediata esecuzione a quanto già deliberato il 10 marzo 2017.
Tale deliberato ha la finalità di:
1) rimodulare la dotazione di posti letto regionale in linea con le disposizioni di cui all’articolo 15, comma 13, lettera c), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni , dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, nel rispetto degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture sanitarie dedicate all’assistenza ospedaliera individuati nell’Allegato 1 del DM 70/2015;
2) consolidare gli interventi tesi al miglioramento della qualità ed appropriatezza dell’offerta ospedaliera ed al contenimento della relativa spesa, in coerenza con le risorse programmate per il Servizio Sanitario Regionale.
3) procedere, in funzione della suddetta rimodulazione, alla classificazione delle strutture ospedaliere con riferimento agli ospedali pubblici, degli IRCCS pubblici e privati, enti ecclesiastici e delle case di cura private accreditate in base a quanto previsto dal paragrafo 2 dell’Allegato 1 del Regolamento ministeriale sugli standard;
4) stabilire la rimodulazione della dotazione di posti letto;
5) perseguire tendenzialmente gli standard per disciplina indicati nel paragrafo 3 dell’Allegato 1 del Regolamento ministeriale, tenendo conto delle specificità del territorio regionale, documentate sulla base delle evidenze epidemiologiche e di accessibilità, attraverso compensazioni tra discipline, nel rispetto degli standard dalla Legge 135/2012, relativi ai posti letto e al tasso di ospedalizzazione“.
“Gli utenti – sottolinea Mariatiziana Rutigliani – mi evidenziano inoltre che alla luce della situazione attuale è opportuno che il locale punto di primo intervento resti aperto atteso che una deliberazione che prevede la chiusura di un punto sanitario di prossimità essenziale è inaccettabile anche alla luce delle suesposte carenze e ritardi nella esecuzione del piano di riconversione“.
“Ancora – conclude – una volta i cittadini sono preoccupati e si rivolgono a questo organismo sperando di ottenere risposte.
Si prendano posizioni chiare e nette.Livelli di spesa così elevati a fronte di un ricorso alla sanità privata smisurato per carenze strutturali e di efficienza assistenziale sono inaccettabili in un paese civile. Lontano dai giochi della politica si pensi a garantire la salute dei cittadini del rispetto delle regole già sancite cui occorre dare immediata esecuzione“.