TENTATA AGGRESSIONE A UNA SEDICENNE RUVESE. LO SFOGO DELLA SORELLA
Le notizie in tv, spesso, ci fanno credere di essere distanti da certe tristi situazioni ma a volte, queste non sono mai troppo lontane dalla nostra piccola realtà cittadina. Lo scorso sabato sera, 10 aprile, una sedicenne ruvese, rientrando a casa dopo aver portato fuori il suo cane, si è vista un giovanissimo ragazzo, armato di una mazza di legno, assalirla.
A denunciare il fatto è stata la sorella Marika che ha scritto: “Non sono solita scrivere post qui su fb ma stasera ci vuole. Ragazze aprite gli occhi e purtroppo fatevi sempre accompagnare da qualcuno quando vi ritirate la sera (se rimanete a casa è meglio tanto c’è il COVID). Vi dico questo perché: stasera mia sorella verso le 9 stava rientrando nel portone (aveva portato il cane giù). Un ragazzo sui 18/19 anni la segue e cerca di entrare nel portone con forza. Per fortuna lei ha avuto la prontezza e la forza di chiuderlo fuori, aggiungo anche che questo ragazzo aveva una mazza di legno in mano! Io non so cosa avrebbe fatto e quali erano le sue intenzioni ma lo immaginiamo un po’ tutti forse..
A denunciare il fatto è stata la sorella Marika che ha scritto: “Non sono solita scrivere post qui su fb ma stasera ci vuole. Ragazze aprite gli occhi e purtroppo fatevi sempre accompagnare da qualcuno quando vi ritirate la sera (se rimanete a casa è meglio tanto c’è il COVID). Vi dico questo perché: stasera mia sorella verso le 9 stava rientrando nel portone (aveva portato il cane giù). Un ragazzo sui 18/19 anni la segue e cerca di entrare nel portone con forza. Per fortuna lei ha avuto la prontezza e la forza di chiuderlo fuori, aggiungo anche che questo ragazzo aveva una mazza di legno in mano! Io non so cosa avrebbe fatto e quali erano le sue intenzioni ma lo immaginiamo un po’ tutti forse..
Nonostante il coprifuoco, nonostante i controlli, nonostante non si dovrebbe uscire purtroppo c’è in giro gente che non ha niente nella testa. Mia sorella ha 16 anni, è spaventata. Per fortuna in quei attimi è riuscita a guardarlo bene, l’ha saputo descrivere e lo abbiamo trovato. Ora parlo ai genitori: quando sapete che i vostri figli non stanno tanto bene con la testa aiutateli, non lasciateli andare in giro da soli perché possono fare delle cose che non vanno assolutamente bene e come lo ha fatto con lei potrebbe farlo a tante altre ragazze! Ora questo trauma a mia sorella chi gli e lo toglie?”
Ad A. sono giunti molti messaggi di solidarietà, vicinanza e di comprensione del suo stato di shock.
Sempre la sorella, ieri, ha poi aggiornato sullo stato delle cose, raccontando di aver fatto denuncia. Scrive: “Mi siete stati vicini e vi siete preoccupati per mia sorella ,mi sembrava giusto aggiornarvi un po’ della situazione (che riguarda anche la sicurezza un po’ di tutti). Ieri siamo stati due volte in caserma, la prima volta purtroppo non sono stati capaci di aiutarci, di farci fare una denuncia o capire la situazione..ci hanno presi letteralmente a “pesci in faccia”. Per fortuna io non mi arrendo e non sarei stata tranquilla fino a quando non avrei fatto questa benedetta denuncia; ieri sera siamo riandati in caserma e per fortuna ci hanno accolto diversamente, abbiamo raccontato la situazione, sono stati molto disponibili e soprattutto comprensibili, ci hanno aiutato e abbiamo sporto denuncia. Purtroppo non sappiamo nome e cognome, ma fortunatamente avevamo una descrizione di lui che abbiamo ovviamente inserito nella denuncia. Grazie al post su facebook e instagram ho avuto la possibilità di parlare con varie persone e capire che questo personaggio gironzola per Ruvo dando fastidio alla gente e individua soprattutto le ragazzine! È stato segnalato anche ai vigili già da sabato. Ragazze denunciate! se lo avete visto, se ha tentato anche a voi di aggredirvi, di far qualcosa, ha cercato un contatto, denunciate!! Tutte queste segnalazioni possono aiutare ad individuarlo più facilmente. Se riuscite a fare una foto, meglio ancora e la fate vedere a chi di dovere (ovviamente non fatele girare se no ci mettete il resto). Aiutiamoci, quello che è successo a mia sorella potrebbe succedere a tante altre ragazze o ragazzine più piccole e non avere la fortuna che ha avuto lei! Grazie per chi si è preoccupato e ci è stato vicino”.
Le donne sono stanche. Non si può avere paura di portare il cane a spasso, non si può più temere la sera.
Nonostante tutto, un grazie va a Marika e soprattutto alla sorella per aver denunciato l’accaduto. Solo questa è l’arma giusta da usare contro queste violenze, a prescindere che siano fisiche o verbali. Per farlo serve coraggio e loro, nel loro piccolo, lo hanno dimostrato. Solidarietà a te.