Tempo transumanza su tratturi Molise-Puglia, tradizione regge
Trecento bovini, venti mandriani, 180 chilometri da percorrere
E’ una tradizione secolare che resiste anche nell’economia 4.0. quella della transumanza, il rituale spostamento delle mandrie di bovine lungo i tratturi molisani e pugliesi, le antiche autostrade, a caccia di verdi pascoli per il bestiame. La lenta marcia e il transito, con tanto di guadi dei fiumi come il Biferno di 300 capi bovini di razza podolica e marchigiana, prenderà il via mercoledì 25 maggio, con arrivo sabato 28 a Frosolone. Lo annuncia dal comune molisano la famiglia Colantuono, custode dell’unica forma di transumanza orizzontale ancora attiva in Italia.
Un percorso nel tempo, per leggere e vivere il paesaggio rurale e montano, che riparte, placido e rassicurante, come il movimento di greggi e bovini, accompagnato dall’eco dei campanacci nella natura incontaminata.
Nella quattro giorni di cammino e le quattro notti di bivacco sono protagonisti una ventina di mandriani che assicurano il rientro in Molise dei bovini che, passati sei mesi nel pianoro pugliese di contrada Foresta di San Marco in Lamis, dove oggi ha sede l’azienda di famiglia, tornano in Molise alle alture di contrada Acquevive di Frosolone. A supportare questo presidio di tradizione dall’Agenzia di Sviluppo Rurale Moligal.
Quest’anno anche le scuole parteciperanno all’evento. Oltre 400 ragazzi, molti provenienti dall’Abruzzo, altri molisani, cammineranno su una parte di tratturo, vivendo le esperienze di mandriani e pastori, compresa la colazione rurale, e saranno presenti allo spettacolare arrivo dei bovini nel centro storico di Frosolone fino alla masseria.
E poiché l’antico rito parla lingue contemporanee, si potrà seguirlo anche su sulla pagina Facebook ‘transumanza 2016’ e sul canale youtube.