TEMPI STRETTI A “BUON POMERIGGIO”. L’OPPOSIZIONE INCALZA, IL SINDACO PROMETTE I MASTELLI MICROCHIPPATI ENTRO FINE ANNO
Tempi stretti a “Buon Pomeriggio”. Nel corso della puntata odierna della trasmissione condotta da Michele Cucuzza e trasmessa su Telenorba, si è parlato di Ruvo di Puglia e della problematica rifiuti, ma non tutti i temi sono stati approfonditi per mancanza di tempo.
Il quesito sul quale hanno discusso i diretti interessati è stato il perchè la Tari è aumentata, ma il paese è sempre sempre più sporco, specie la periferia.
Si è partiti dall’intervento del consigliere comunale Damiano Binetti, il quale, intervistato da Carlo Sacco, ha dato lettura dell’intervento dell’assessore Marone nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 28 febbraio scorso. L’assessore al bilancio aveva annunciato un aumento della TARI, pari al 4,05%, a fronte di un miglioramento dei servizi. I fatti lo hanno smentito, a discapito della città stessa, sempre più sporca e piena di rifiuti.
Il consigliere Piero Paparella ha puntato il dito contro i controlli che mancano e contro l’isola ecologica.
Il sindaco Pasquale Chieco ha spiegato come il fenomeno dell’aumento della TARI sta nel fatto che è aumentata la quantità di gente che ricicla, ma non la qualità dei rifiuti differenziati inseriti nei sacchetti. E, inoltre, se prima una tonnellata di rifiuti costava 43.000,00 €, adesso il prezzo è di 143.000,00 €. Motivo per cui la tassa sui rifiuti è raddoppiata nel giro di quattro anni.
Il consigliere comunale Antonello Paparella, ospite in studio, ha ribadito come i ruvesi sono cittadini rispettosi delle regole, ma che per colpa di una piccola parte di incivile, tutto questo passa in secondo piano. E, soprattutto, Ruvo si è dovuta barcamenare in tempi strettissimi nel vortice della differenziata, operazione, non semplice. Piuttosto occorre controllare e monitorare la situazione.
Il sindaco ha smentito quanto detto dal consigliere Paparella, spiegando che tutta la filiera della differenziata è tenuta sotto controllo. Ha parlato delle azioni punitive introdotte col supporto delle telecamere e ha annunciato che entro la fine dell’anno sostituiremo i sacchetti con i mastelli microchippati. Soluzione giusta? “Giusta – afferma Antonello Paparella – ma tardiva”.
Se ne continuerà a parlare.