TECNOSWITCH, ULTIMO QUARTO DA “FACCE CATTIVE”. MOLA KO
Nella domenica che precede il Martedì Grasso, la Tecnoswitch indossa le maschere giuste nell’ultimo quarto e mezzo. Fino ad allora barcolla, dà l’impressione di poter schiantarsi contro un avversario che le ha dato filo da torcere fino al 35’.
Squadra, quella ruvese, che una volta di più si aggrappa al suo totem Gianluca Serino e vive della lucidità di Deividas Sabeckis, gestito e tirato al meglio per gli ultimi minuti nei quali segna, fa segnare e stappa lo spumante per due punti che servono per la rincorsa play-off e per cacciar via le streghe.
Teofilo è l’ex di turno: difende, lotta e segna. Si sente abbastanza a casa sua e limita Serino facendo soffrire i tifosi ruvesi. Van Zijverden soffre la fisicità degli avversari che nel frattempo dall’arco maggiore segnano, si divertano, fanno ammattire i “men in white”. Poi tutti in piedi per Sabeckis: allo scadere del primo quarto piazza la “bomba” del “bentornati a Ruvo di Puglia” (18-26 al 10’).
L’uomo biondo in cabina di regia ricuce lo strappo, Aldo Gatta lo aiuta, Mola accusa il colpo (23-26 al 11’). Poi sale in cattedra Sherman e la musica cambia. Ruvesi in balia dell’avversario, Mola che gioca un’ottima pallacanestro e dai 6,75m raramente perdona. Serino, intanto, segna e con una continuità pazzesca. A rimbalzo spunta Sabeckis: sarà “doppia doppia” per lui (33-40 al 20’).
“Andiamo in campo e chiudiamo la partita”! Coach Gatta traccia la strada, ma Mola ha idee avverse. E i ruvesi sembrano frastornati, imbambolati. Eppure lottano, sgomitano, ma la palla nel canestro la infilano Sherman, Endzels e Manchisi (46-55 al 27’). Finchè Ruvo non capisce che deve giocare di sciabola e non di fioretto, i guai sono tanti, i punti lasciati sotto alle plance, molteplici. Qualche mugugno sugli spalti lo si ascolta, prima che la Tecnoswitch si vesta da “Braccio di Ferro”. Gli spinaci si chiamano Sabeckis-Serino, la strana coppia che segna, strappa rimbalzi, ruba palloni e nell’ultimo periodo ribalta il parziale.
Mola resta sulle gambe, condizionata dalle poche rotazioni, e dal cambio di ritmo dei ruvesi.
La Tecnoswitch festeggia la vittoria ritrovata e adesso pensa alla trasferta di Francavilla, sfida chiave per il tuffo nei piani alti della graduatoria (83-74).