TECNOSWITCH IN CERCA DI RINFORZI. CONTRO LA PRIMA DELLA CLASSE DURA SOLO 20'
E’ durata solo 20′ la speranza bianco-azzurra di poter mettere in difficoltà alla prima della classe. Anche troppi se si assegna il reale valore all’Udas Cerignola e si considera la Tecnoswitch Basket Ruvo a mezzo servizio, visto il taglio dei due americani presenti in roster. Il bicchiere è, dunque, pieno a metà. Di positivo c’è la volontà dei ruvesi di lottare a prescindere dagli ostacoli da superare, di negativo c’è il dover rinforzare il roster per giocarsi chances play-off.
Non può bastare l’innesto di Serazzi per cambiare definitivamente volto: occorre trovare le pedine giuste per garantire a coach Milli le giuste rotazioni. La lotta Orlando-Leo fa subito piombare la mente dei ruvesi presenti a duelli ancor più mitologici, in ere diverse, in contesti differenti.
Il primo quarto sembra rappresentare la prima spallata ai ruvesi che chiudono 13-21 subendo dal perimetro la verve di Scarponi. Nel secondo quarto, Cerignola, allenato dall’ex Gigi Marinelli, si rilassa troppo e subisce la grande spinta dei ruvesi, volenterosi nel gettare il cuore oltre le difficoltà. Orlando si esalta dal perimetro, Mirando è davvero l’uomo in più dei bianco-azzurri. Al riposo i ruvesi ci vanno sul +1, 41-40 e tra gli applausi del pubblico.
Alla riapertura del sipario, spazio per i ruvesi ce n’è poco. Cerignola spinge il piede sull’acceleratore e Cooper e Daron diventano immancabili. La panchina corta della TecnoSwitch Ruvo diventa un fattore, specie quando i senior cominciano a gravarsi di falli.
Cerignola vola tra l’entusiasmo del pubblico ospite e chiudendo sul 63-95 una partita che dimostra, una volta di più, di che pasta è fatta la prima della classe.