TECNOSWITCH, FEBBRE PLAYOFF: CONOSCIAMO MEGLIO CEGLIE
La febbre-playoff a Ruvo sale di ora in ora. L’avversario sarà, per la terza sfida di fila, la Pallacanestro Ceglie, una squadra molto forte che ha a lungo messo a ferro e fuoco il campionato prima di incorrere in un difficilissimo momento a fine regular season che ne ha minato le certezze, portandola al terzo posto di una classifica a lungo dominata. Il materiale tecnico e umano a disposizione di coach Djukic resta, però, di prima qualità e la strepitosa gara 1 giocata sul campo di Ceglie lo ha dimostrato: i messapici hanno le armi e il talento per richiudere ogni parziale e vincere anche le gare più compromesse.
I due giocatori cardine, soprattutto nella metà campo offensiva, sono le ali provenienti dall’est, Arturs Dusels e Boris Bosnjak: entrambi a 18.3 punti di media stagionali, ambedue dotati di centimetri, capacità di attaccare fronte e spalle a canestro, tirare da tre punti e andare in lunetta. Nelle ultime due gare è stato Dusels a far malissimo a Ruvo grazie al suo mix di abilità che hanno messo in difficoltà sia i lunghi che gli esterni ruvesi. Anche Bosnjak, però, è molto importante: in sua assenza Ceglie si è arresa 10 giorni fa al Palacolombo. A dar loro manforte anche Kevin Pandolfi, il ventitreenne capace di colpire ripetutamente la difesa ruvese, tenendo una media di 17.5 punti nelle ultime due uscite grazie anche al suo buon atletismo nel correre il campo.
Tra gli esterni, invece, le caratteristiche sono molto diversificate ma comunque da tener d’occhio: Antonio Rotundo e Pasquale Greco sono due esterni che non si tirano indietro quando si tratta di scoccare una conclusione verso il ferro avversario, tanto da oltre i 6.75, quanto in penetrazione. Occhio anche al talento di Gabriele Pacifico, classe ’97, forse il più dotato dal punto di vista del playmaking puro in casa messapica: nell’ultima gara ha anche scavallato la doppia cifra risultando importante nel 99-95 finale.
Le chiavi tattiche per affrontare Ceglie sono dettate dalle statistiche: il non irresistibile 32% stagionale dei messapici nel tiro oltre l’arco (stesso dato fatto registrare dai ruvesi) suggerisce l’uso di una difesa che li porti a prendere tante conclusioni da tre punti, a bassa percentuale e contestate. Sarà fondamentale da questo punto di vista la pressione perimetrale di Palacio e Sabeckis, oltre che la capacità di effettuale dei close-out efficienti da parte degli altri esterni, Pezzarossa e Gatta su tutti.
Occhio anche alla gestione dei possessi offensivi di Ceglie, che è una squadra solo nella media del campionato per palle perse (379 stagionali): la mancanza di capacità di playmaking diffuso potrà essere, così, più facilmente punita anche dalla bravura di chi, come Serino, è in grado di sporcare le linee di passaggio avversario e far partire quei contropiedi che saranno fondamentali per non permettere alla difesa di coach Djukic di schierarsi.
Ceglie, però, è anche la miglior squadra del campionato a rimbalzo e, più nello specifico, una delle migliori tre della regione a rimbalzo offensivo: riuscire a tagliar fuori le ali e i lunghi di coach Djukic è assolutamente di primaria importanza per impedire ai messapici di portare a casa extra-possessi, situazioni particolarmente indigeste a Ruvo. Tenere gli uomini di maggior talento fuori dal pitturato è anche la ricetta giusta per inceppare l’ottima continuità con cui Ceglie riesce a trovare dei viaggi in lunetta (Ceglie, dopo Ruvo, è la squadra che va più in lunetta e lo fa con una percentuale vicina al 70% di efficacia).
D’altro canto, Ruvo potrà contare su Gianluca Serino e Bob van Zijverden per far male a una difesa che ha grosse difficoltà nella protezione del proprio ferro: con appena 22 stoppate effettuate, infatti, Ceglie è la peggior squadra del campionato nella rim protection. Non è un caso che proprio il centro olandese abbia dominato l’ultima gara con ben 33 punti a referto.
L’attacco del pitturato, soprattutto se effettuato in transizione e semitransizione, dovrà però essere effettuato con attenzione alla gestione del possesso: ogni palla persa (Ruvo è la terza squadra del campionato per turnovers) può a sua volta generare contropiedi e punti facili per Ceglie.
Sarà una gara dagli equilibri fragili e dai tanti temi di interesse, tra due squadre che non hanno paura di giocare anche una pallacanestro divertente. Potrebbe essere “ora o mai più” per la Tecnoswitch. Ormai manca pochissimo.