TECNOSWITCH BUONA LA PRIMA IN SUPERCOPPA
Tensione, punti interrogativi, incognite. Tutto spazzato via dopo il rientro in campo dall’intervallo di metà campo. Venti minuti per capire chi siamo, venti minuti per comprendere che dall’altra parte del campo nessuno regalerà nulla ai ruvesi, ma, anzi, ci saranno motivazioni supplementari per esaltarsi.
Ruvo riparte da RUVO con la consapevolezza che siamo una squadra che al 10 settembre ha già una sua identità ben precisa. Fame di palloni vaganti, fame di vittoria, fame di piegarsi sulle ginocchia e difendere forte.
Bene Monopoli che per 25′ riesce a creare una rete di protezione del canestro molto solida. C’è tanto Ballabio in una squadra con enormi margini di crescita. Lo stesso n. 8 monopolitano fa venire romagnoli incubi ai ruvesi che poi si sciolgono dopo l’intervallo giocando in maniera molto intensa.
Pubblico delle grandi occasioni al Palasport di viale C. Colombo, malgrado la serata di uno degli ultimi sabato di estate, malgrado sia basket di avvio di autunno con tutti i limiti del caso. Eppure a perdere non ci sta mai nessuno, né tanto meno una squadra che cerca affetto e stima dagli spalti. La tensione si è respirata a lungo, poi di personalità la Tecnoswitch si è andata a prendere il pass per il turno successivo.
Comincia nel migliore dei modi il corso “Campanella”, allenatore che sta conferendo la sua immagine alla squadra. Ruota alla perfezione i suoi elementi, dà fiducia e campo ai giovani e le risposte sono molto confortanti. In attesa di recuperare Fontana, Ruvo prova Trunic tra i dieci e si aggrappa ad Ammannato come centro di riferimento con Ghersetti leader empatico e carismatico. Attenzione a Toniato che rischia di aprire un fan club a Ruvo di Puglia per la sua grande capacità di lottare su ogni pallone, caratteristica che tanto amano i ruvesi. Deri e Pirani sono due frecce preziose di un arco che fa dell’entusiasmo e della sua voglia la sua base.
Monopoli sul + 9 come massimo vantaggio, Ruvo che ribalta il parziale nel terzo quarto e poi si tuffa nell’inerzia di una gara che la vede crescere col passare dei minuti, malgrado la preparazione che imballi tutti i protagonisti in campo. Passa il turno la Tecnoswitch che strappa i primi applausi.
Ripartiamo da Ruvo!