TARI SULLE PERTINENZE, L’AMMINISTRAZIONE: “CHIARIMENTI DA COMPLETARE”
Di sicuro ne è venuto fuori un bel pasticcio. Adesso occorre provare a rimediare al più presto. Le interpretazioni del MEF sulle pertinenze immobiliari da una parte, esborsi economici in attesa di essere rimborsati dall’altra.
La IV Commissione Consiliare Permanente si è riunita il 27 novembre scorso. Dalla seduta è emerso che l’ANCI è stata sollecitata da numerosi Sindaci, tra cui anche quello di Ruvo di Puglia, a verificare la correttezza delle modalità di applicazione delle tariffe TARI così come interpretate dal MEF.
E adesso che fare? Nel corso della seduta, la Direttrice dell’Area 2, Dr.ssa De Tommaso ha evidenziato le oggettive difficoltà nella verifica dell’iter storico, a ritroso di più anni, delle pertinenze immobiliari collegate alle prime abitazioni.
Ma per tutti i contribuenti è un diritto procedere al ricalcolo della tassa per i contribuenti. “Non è possibile stabilire da parte degli Uffici e dell’Amministrazione comunale i tempi di valutazione delle singole e numerosissime posizioni e le modalità tecniche di ricalcolo, da coordinare in sintonia anche con la Società che gestisce il software dei tributi locali“. La IV Commissione attende direttive e appena riceverà opportune indicazioni, si riunirà per cercare di arrivare a una soluzione concreta.
Nel frattempo da Palazzo di Città è stata emessa una nota con la quale si afferma che: “Con riferimento alla non applicazione della quota variabile della Tari alle unità immobiliari costituenti pertinenze di una abitazione principale, si comunica che la questione – così come emersa alla luce della Circolare Ministeriale n. 1/df prot. n. 41836 del 20/11/2017 emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – è oggetto di accurato approfondimento e valutazione sia a livello nazionale che da parte dell’Amministrazione del nostro Comune”.
Decisioni definitive verranno, pertanto, assunte non appena completati i necessari chiarimenti in materia.
La 4^ rata TARI 2017 con scadenza 30 novembre p.v. deve essere pagata così come calcolata.
“Ruvo Attiva – M5S” ha saputo scovare l’errore nel nostro comune e ora invita i contribuenti a far richiesta del rimborso compilando l’apposito modulo scaricabile dal link del blog di Beppe Grillo.
“Adesso tutti i consiglieri – si chiedono i grillini – parlano dell’errore tari ma… quando l’ avrebbero saputo i Ruvesi se non fosse scoppiata la discussione su fb? Ci sarebbero state sorprese direttamente sulla bolletta del 2018, come è accaduto per le fioriere artistiche?“.
Cosa c’azzecchi una sentenza della Cassazione resa in materia di ICI con la “questione” TARI francamente non saprei. Qui la fattispecie è completamente diversa, trattasi di rimborsi di somme versate in più rispetto al dovuto ed è’ la legge (art. 1 c. 164 L. 296/2006) a prevedere che i rimborsi possano essere chiesti nel termine di 5 anni dal pagamento, per cui non c’è nessun “principio di retroattività” che la giuriprudenza sarebbe chiamata ad affermare. A mio avviso prima che i contribuenti interessati possano decidere il da farsi sarebbe opportuno conoscere come il Comune intende gestire la situazione. Al momento però pare di capire che non sanno che pesci prendere.