TANTI AUGURI A “NONNA” ENZA, LA NEO CENTENARIA CHE AMA LA LETTURA
È Vincenza Lafortezza, affettuosamente Enza per amici e parenti, la neo centenaria di Ruvo di Puglia, la settima che la nostra cittadina annovera.
Cento anni vissuti tra Bari (la città che le ha dato i natali il 23 febbraio 1918), Ruvo, Milano, New York e poi di nuovo Ruvo, dove vive ormai stabilmente da 23 anni.
D’impatto desta meraviglia l’estrema limpidezza mentale di questa donna.
Che dire poi del suo eloquio?
È fluente e sicuro, a volte pure emotivo, giacché, in una manciata di minuti insieme ricordando i tempi che furono, lascia trasparire un coacervo ingarbugliato di stati d’animo.
E a sorprendere è di più il fatto che, in un andirivieni temporale e spaziale continuo a cui con domande su domande è sottoposta, riesce a non perdere nemmeno per un attimo il lungo filo della sua vita.
Ci metteremmo tutti la firma per arrivare così a cent’anni!
Ad uscire fuori è immediatamente la tristezza e la commozione di quella bimba di 10 anni divenuta subito grande per la perdita prematura dell’affetto più caro.
Lì intenerisce perché, dopo una pausa silenziosa, confidenzialmente dice: “La mia mamma era la più bella del mondo!“.
A trasparire, poi, è il terrore nel flashback di quei bombardamenti devastanti che per due volte, quando nel periodo della seconda guerra mondiale viveva a Milano con la sorella, l’hanno lasciata senza un tetto sopra la testa e costretta a rientrare a Ruvo da una zia.
Sbocciano sorrisi, gioia evidente, nel ricordo del corteggiamento serrato di Ignazio, un vedovo coratino con cittadinanza americana, che in soli tre mesi riesce a far breccia nel suo cuore, metterle la fede al dito e portarla con sé in America. Enza vive il sogno!
L’allegria e la spensieratezza sono, poi, i preziosi cimeli di quei 25 anni vissuti nella Grande Mela. Al suo arrivo, ad attenderla una grande famiglia: due figli e diversi nipoti che le hanno sempre dispensato tante attenzioni e amore.
Tradita da una inaspettata espressione facciale, traspare in “nonna” Enza anche l’amarezza di una donna che non è riuscita a coronare il sogno di diventare mamma. “Sono stata mamma di altri” ironizza, avendo avuto sempre a che fare con tanti nipoti americani e italiani.
La nostalgia è, poi, per quella New York che amava e che l’aveva lasciata sola dopo la morte del marito e il trasferimento dei “figli” in altri Stati americani.
Ecco il ritorno a Ruvo.
Parlando parlando vengono fuori diverse passioni. La signora Enza, con diploma magistrale conseguito a Milano dove ha pure iniziato la carriera di maestra, adora la lettura. È amica insostituibile che la culla alla sera prima di addormentarsi e che durante la giornata le tiene compagnia quando si sente un po’ sola.
Preziosa è, infatti, la sua ricchissima libreria della quale dice orgogliosamente: “Ho letto tutti i libri!”.
Ama la musica, la televisione, il cibo buono e sano come la frutta e la verdura, ma tutto mangiato con moderazione soprattutto a cena.
Curiosa è pure la sua “mania” per la cura dei capelli. Autonomamente li taglia e li mette in piega. Ogni sera, prima di andare a letto, arrotola ogni ciocca intorno al dito fermandola con una pinzetta.
Quanti sorrisi nel giorno del suo compleanno più emozionante. C’erano gli affetti consolidati e pure l’abbraccio del sindaco Pasquale Chieco è giunto caloroso a portarle simbolicamente la stretta di tutti i ruvesi.
Happy birthday to you Enza!