Tangenti per appalti nella sanità, 10 arresti a Bari
La guardia di finanza di Bari ha arrestato 10 persone (in carcere e ai domiciliari) per i reati di associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti.
L’inchiesta riguarda alcune tangenti per appalti nella sanità, tra gli arrestati ci sono imprenditori e dirigenti Asl.
In corso anche numerose perquisizioni.
Le misure cautelari sono state emesse dal gip di Bari Giuseppe Ronzino, su richiesta dalla Procura. Sei indagati sono finiti in carcere, quattro ai domiciliari. I sei finiti in carcere sono accusati di aver costituito e preso parte ad un’associazione per delinquere per compiere un’indeterminato numero di reati contro la pubblica amministrazione asservendo l’esercizione delle funzioni pubbliche (ricoperte da tre indagati dipendenti della Asl di Bari) al soddisfacimento degli interessi economici delle aziende rappresentate dagli imprenditori che avrebbero partecipato al sodalizio criminale. In questo modo avrebbero turbato la regolarità di diverse procedure di appalto della Asl con atti contrari ai doveri d’ufficio, aggiudicando le gare agli imprenditori a loro vicini, approvando e accelerando le procedure di liquidazione degli stati di avanzamento dei lavori e accogliendo le perizie di variante. In cambio della loro complicità alcuni degli indagati arrestati avrebbero ricevuto danaro contante a più riprese.
Tra le sei persone finite in carcere vi sono due dirigenti e una funzionaria della Asl Bari, gli altri tre sono imprenditori, così come le quattro persone poste ai domiciliari. Diciassette complessivamente gli indagati. Sono finiti in carcere Nicola Sansolini, direttore responsabile della struttura complessa area gestione tecnica della Asl di Bari (fino al gennaio 2024) e poi dirigente dell’Uoc Ingegneria clinica; Nicola Iacobellis, responsabile dell’edilizia sanitaria della Asl Bari; Concetta Sciannimanico, funzionaria dell’Uoc Area gestione tecnica della Asl Bari; Giovanni Crisanti, Ignazio Gadaleta, legale rappresentante, e Nicola Minafra, imprenditore. Ai domiciliari sono stati posti: Paola Andriani, moglie di Nicola Iacobellis, Nicola Murgolo, legale rappresentante, Cataldo Perrone, e Giuseppe Rucci, agente di rappresentanza e referente della Asl Bari.
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