Cultura

TALOS FESTIVAL. UNA CARTOLINA DA RUVO DI PUGLIA

Cartolina da Ruvo di Puglia. Meravigliosa, fatta di musica, luci, volti felici. Talos Festival, due parole che non necessitano di altre per essere completate. Sanno stare sole ed evocare significati molto profondi.

Festival tornato ai fasti di un tempo, con un prodotto artistico di primissimo livello. La selezione internazionale avviata da Enzo Avitabile & I Bottari, un ricercatore autentico di un suono inedito, non solamente originale ma vitale ed essenziale. Artista a tutto tondo che ha collaborato con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown a Tina Turner, ma muovendosi sempre sotto un cielo assolutamente personale, mai comune.

Lui a dominare la scena, a far esplodere il cuore del centro antico ruvese. Un’escalation importante di brani e repertorio, di generi musicali lì pronti a far scatenare la platea, ma anche a indurla a significati profondi.

Viaggiatori in cerca di momenti speciali a gremire le gradinate di Piazzetta Le Monache, turisti silenziosi ma assolutamente presenti in una “città d’arte” culla di musicisti straordinari.

Ogni canzone scandita dagli applausi di un pubblico sempre coinvolto e parte attiva della serata, tanto da far felice il protagonista assoluto della scena, assieme alla sua voce, alle percussioni. Cartolina che si compone di straordinari effetti luminosi, cartolina, all’interno della quale persino la presenza obbligatoria dei loghi di partner e sponsor si amalgama con il contesto.

“Talos” maturo, “Talos” non più sofferente, arricchito da tanti momenti nell’arco della giornata, con la danza a rivestire un peso importante all’interno di questo evento. Dalla Cattedrale romanica, meraviglioso sfondo delle prime serate al cuore pulsante di Piazzetta Le Monache: stessa meraviglia, stesso piacere per cuore e anima.

“Talos” che negli anni a venire deve avere la capacità di coinvolgere le eccellenze della città in modo da essere ancor più corposo e coinvolgente per i cittadini stessi. Portare il “Talos” nelle vie della città, in ogni esercizio commerciale, nei punti più strategici, per accogliere sempre più turisti e innamorati di questa creatura. Nessuno escluso, in questo viaggio teso alla costruzione della nostra bellezza da esportare nel mondo.

“Terra mia terra mia
comm’è bello a la guardà”

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