“TALOS” FA PARTE DELLA CITTA’ DI RUVO DI PUGLIA
Dono alla comunità ruvese da parte dell’Associazione culturale “Talos” e dello scultore Max Di Gioia.
Cerimonia di presentazione alla città avvenuta ieri sera in Piazza Dante, sede scelta per la sua definitiva sede.
A presentare l’opera, Irina Mamontova, Membro dell’Unione degli Artisti della Russia, Membro dell’Associazione Internazionale
delle Belle Arti – IAA AIAP UNESCO.
“Inaugurazione dell’opera scultorea Talos dell’artista Max Autore dell’opera, per l’opportunità di toccare con mano un’opera deliziosa e condividere le sensazioni che questa opera suscita.
Lasciatemi scrivere alcune parole sulla statua di Talos. Sono deliziata sia dall’opera in sé – la statua di Talos, sia dalla decifrazione del significato profondo di questo Essere Divino. La mia sensazione più profonda è la tempestività dell’evento. Abbiamo bisogno di miti, di quei miti antichi in cui si stabilisce il ciclo più profondo degli eventi.
La gioventù moderna costruisce i propri miti, lo spazio virtuale è vario e allettante, ma questo mondo (mondo virtuale) è un prato verde, che col tempo si trasforma in una palude.
La scultura di Talos è piena di vita, sofferenza e sangue…
Non lo sappiamo, forse questo essere di ordine superiore era originariamente un androide… non lo sappiamo. Ma, molto probabilmente, questo è un simbolo: una connessione perduta con il flusso vivificante divino all’unisono con l’Universo.
Sento che è ora di leggere i miti alla lettera.
L’immagine di Talos in marmo è toccante. Questa è la sua caduta, la forza che sta perdendo. Domanda, domanda negli occhi… È un disastro avere il potere e non controllare la situazione. Una questione di coerenza, una questione di unità con il momento, il momento che è adesso. Il Grande “Dono del Momento”, un momento che può sollevarti o abbatterti. Senti l’attimo… dai acqua (secondo la leggenda) e non morire di astuzia, di tradimento. Ma il corpo è fragile, anche un gigante come Talos soffriva di un microforo… FORSE L’ERRORE PRINCIPALE DI TALOS (secondo la LEGGENDA- È QUELLO DI NON DARE ACQUA AGLI ARGONAUTI)… Il tradimento può essere un punto, un ago, ma è una perdita di integrità, di unità.
Talos, con la forza del suo destino, ci ricorda che questo non è un gioco. Questo non è un gioco, questa è la cosa reale. Essere uno con il Creatore è memoria e saggezza. Non appena cerchiamo di “migliorare” il Creatore, periamo, falliamo sempre. La creazione e la vita nel respiro del Creatore sono vita reale… Miti: questi antichi miti dovrebbero ora essere letti alla lettera.
I Veda indiani dicono che l’infanzia esiste per il gioco, la giovinezza esiste per la conoscenza e l’amore, la maturità esiste per la creatività, la vecchiaia esiste per la preghiera.
La vera preghiera è possibile solo quando tutte le età vivono in una persona anziana… e l’infanzia è la capacità di ammirare e giocare, e la giovinezza con la sua passione per la vita, sentimenti, gratitudine – amore incondizionato, amore di fiducia e maturità per dare al mondo frutto del tuo talento…
L’uomo è come Talos, è un protettore, crea una cupola di amore e saggezza con la potenza del Suo Spirito. La cupola è destinata a chi continua a fare i primi passi e gli errori…
Ricordo le piccole rughe agli angoli degli occhi di mia nonna quando sorrideva. Brillavano come il sole…e le sue mani rugose profumavano di vaniglia e latte caldo. Il mio cuore brilla ancora di calore quando sento questo profumo. Ricordo come mio nonno mi accarezzava la testa con il palmo ruvido quando mi facevano male le ginocchia per le abrasioni… da bambino correvo veloce e spesso cadevo in ginocchio…
Tutto era reale, e il mio sangue era sulle mie ginocchia, e questo sangue caldo scorreva nelle vene dei miei parenti. Questi erano i miei poteri, mi davano la forza di compiere azioni semplici. Mi hanno protetto.
Il sangue della famiglia è la memoria della famiglia e la protezione. È impossibile strappare dalla carne quei millenni che sono contenuti in un campione di sangue.
L’immagine di Talos che cade è più di una semplice scultura perfetta. Giovani, giovani spettatori, che hanno tanta fretta di vivere, accelerano sempre di più, e mi rivolgo a te: fermati, guarda negli occhi di Talos, pieno di sorpresa e sofferenza. L’errore di perdere un “attimo” può essere fatale… Prenditi cura del momento, apprezza il momento. Non limitarti a guardare: impara a vedere. “Il dono del momento” è meraviglioso. Preparati al “Dono”, leggi i segni del destino, preparati al miracolo”.
foto Biagio Stragapede
Più che un commento vorrei fare una richiesta, vivo in quel di Roma e mi piacerebbe vedere una foto del monumento, grazie!