SULLA SCIA DI DON BOSCO, FESTA INTENSA PRESSO L’ISTITUTO SACRO CUORE
Il solito sapore energetico che la festa di don Bosco ha come valore intrinseco. Uno spazio dedicato a formatori e giovani, a cooperatori ed exallieve, un fermare il tempo per riflettere e procedere a passi spediti verso una formazione che sia frutto degli insegnamenti del Santo dei Giovani.
Non perde smalto la festa di don Bosco ai tempi del Covid-19. Celebrata presso l’Istituto Sacro Cuore, è sì abbottonata nelle sue parti essenziali, ma la partecipazione sentita rimane come pietra scalpita in questo periodo estremamente delicato.
Sulla stessa linea d’onda anche Mons. Cornacchia, felice di aver celebrato nella cappella dell’Istituto, la Messa mattutina attorniato dalle attenzioni delle suore salesiane e da formatori, allievi del Ciofs/Fp, pronti a sentirsi ancor più famiglia nella grande giornata di festa che cade al 31 gennaio.
Dopo la celebrazione, il vescovo ha voluto visitare la sede e benedire il laboratorio di cucina, curato nei minimi particolari dall’ente formativo. Un posto nel quale si mette per davvero le “mani in pasta” come voleva Don Bosco.