IL SUCCESSO DEL CAPODANNO DIFFUSO. PECCATO PER I SOLITI IMBECILLI
Un progetto coerente che per il secondo anno di fila vede i principali locali della città esporsi in prima persona per regalare ai ruvesi un inizio d’anno all’insegna del divertimento.
Il Capodanno diffuso è un’iniziativa a “costo zero” per Ruvo di Puglia che impone di lodare gli organizzatori e gli sponsor, capaci di investire a prescindere malgrado le mille incognite della vigilia che potevano schiantare di sasso ogni velleità. Nella copertina del primo dell’anno giusto dare merito a Domenico Tedone, Giuseppe Colasuonno e Milko Quatela, capaci di metter su un progetto condiviso da imitare nel tempo. Idea sostenuta e condivisa apertamente dall’amministrazione comunale che ha voluto dare a Ruvo questa nuova identità.
Questo spirito di squadra, senza snaturare le caratteristiche della propria attività, fa della notte del primo dell’anno un momento da suggellare.
Il successo è nei numeri e nelle scelte: tre differenti stili che hanno reso festoso i lunghi corsi della nostra città. Da Corso G. Jatta sino a Corso Cavour, tappi di spumante per aria e voglia di divertimento all0 stato puro. Comincia il Cafè 79 con una serata dominata dal motto “we’ll wish you a reggae Xmas”. Si balla, si festeggia! La gente si riversa per strada e gratifica gli organizzatori.
Poco dopo è la volta di Piazza Dante con il “Capodanno in Corso” di “Dream e Easy che si accende con il format “Paloma”. La gente che arriva in massa per brindare, stappare, divertirsi. Le ore passano, la voglia di festeggiare è tanta anche a Corso Cavour, festante grazie al “Karibu” che propone il “Capodanno on the road” e tre dj che si alternano alla consolle, Maurizio Roselli, Nino Jaydee e Ciccio Mass. Il made in Ruvo che avanza ed è spiegato dallo stesso team del locale: “Con Equilibrio si può creare …progettare…. lavorare…riuscendo ad arrivare fino in fondo con la consapevolezza che il filo che ci sostiene non deve mollare mai….“.
Per il resto a Piazza Matteotti è “selfie-time”: tutti a cercare l’equilibrio all’interno di famiglie, comitive, amici e di andare con “coraggio” verso il 2018. Uno spirito di festa che accompagna grandi e piccini nella passeggiata notturna che tutti si augurano sia di buon auspicio per l’anno appena cominciato.
Il problema principale sta nel ritrovare equilibrio tra chi ama la città e chi, invece, non si sente ancora inappropriato. Se Ruvo cerca di salire di livello, i soliti imbecilli l’affossano, la terrorizzano. In molti hanno preferito rientrare anzitempo spaventati dalla mole incredibile di petardi sparati. A Piazza Bovio salta un bidone, nel centro antico vola via una porta di un locale, mentre a Piazza Dante qualcuno ricorda i tempi di “Baghdad” con bombe carta e petardi di grossa cavatura sparati all’impazzata. Una nuvola di fumo circonda la capanna del presepe poco prima dell’una e rischia di rovinare lo spirito di una notte, evidentemente per qualcuno, non abbastanza festosa.
Difficile per i Carabinieri presidiare l’intero territorio viste le incessanti chiamate ricevute nella locale Stazione. Tentativi di furto e “botti spaventosi” hanno reso complicata l’attesa del Capodanno. A ciò occorre aggiungere che le ronde non potevano circolare per le strade, visti i blocchi di cemento a limitare le vie principali. L’ordinanza del sindaco da sola non poteva trovare risposte efficaci senza un presidio totale del territorio anche con l’ausilio delle guardie giurate. Insegnamenti che devono far riflettere ed evitare che queste “barbarie” prendano il sopravvento su chi ha voglia di divertirsi in maniera sana e civile.
Che sia diffuso e sicuro, parola che spesso ha vacillato.
Se i blocchi di cemento limitano le pattuglie è pur vero che evitano le lunghe code e gli imbottigliamenti nel traffico che avevano caratterizzato le precedenti notti di primo dell’anno. La gente lascia le macchine a casa e passeggia, con la temperatura non gelida che agevola ciò.
Un anno dinnanzi a noi per dar corpo alle idee vincenti e per cancellare l’imbecillità altrui.