"Su Piazza Matteotti il sindaco non molla"
«Secondo me, il referendum arriva tardi ed è troppo costoso. E, soprattutto, non vogliamo, in nessun modo, perdere i finanziamenti». Interviene il primo cittadino Vito Ottombrini in merito alla querelle sul progetto di riqualificazione di piazza Matteotti, contro cui si è mobilitato il fronte del «no» con il comitato «Salviamo Piazza Castello».
Ieri il sindaco, insieme con gli ingegneri e gli architetti ruvesi del tavolo tecnico che hanno collaborato alla stesura del progetto, ha incontrato alcuni operatori commerciali della zona, per offrire rassicurazioni e chiarimenti soprattutto in merito all’avvio dei lavori. «La piazza continuerà a essere vuota, senza orpelli, senza arredi, spazio adatto per i concerti, i comizi, le processioni, le manifestazioni pubbliche – ha rassicurato Nicola Balducci», del tavolo tecnico. «Non ci saranno scavi, e quindi non potremo avere “sorprese archeologiche” che ritardino i lavori. Si lavorerà tutto il giorno, con due turni, anche il sabato e la domenica, per ottimizzare i tempi del cantiere.
Si procederà per piccoli passi, cercando di limitare il più possibile i disagi alla circolazione e alle attività commerciali. In tutti questi mesi, il tavolo tecnico è stato a disposizione dei cittadini per spiegare, punto su punto, che cosa prevede il progetto. Non possono certo accusarci, oggi, di scarsa partecipazione», ha rimarcato Maria Antonietta Curci, altra voce del tavolo tecnico. Al sindaco Ottombrini, invece, sono toccati i chiarimenti politici: «Non vogliamo assolutamente perdere un finanziamento regionale così importante, quasi 2 milioni di euro, necessari a riqualificare la nostra piazza. Prevediamo di partire con il cantiere già a maggio e di completare tutto a novembre». E il referendum?
«Personalmente non sono d’accordo – dice il primo cittadino -. Solo per l’allestimento dei seggi sarebbero necessari 200mila euro. E poi non ci sono i tempi. Il regolamento sui referendum dovrà essere modificato, già la prossima settimana ne parleremo in Consiglio, ma quando sarò chiamato io a esprimermi dirò di no. Poi il comitato referendario potrà fare appello al Consiglio comunale e, allora, sarà tutta l’assemblea a prendere posizione sulla vicenda». Gli dà manforte il vicesindaco, Caterina Montaruli: «Serietà, determinazione, responsabilità. È questo che ci spinge ad andare avanti». Nel frattempo, l’amministrazione incassa il «sì» di una decina di commercianti e cittadini della zona. «La città ha bisogno di essere cambiata, abbellita, ammodernata», afferma il portavoce, Patrizio Spinelli.
Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno