STRISCE BLU, IL SINDACO CI RIPENSI. NON SI ERA ATTENTI AL SOCIALE?
Coro di proteste per una scelta assolutamente impopolare. In un momento nel quale il commercio lentamente prova a ripartire e la nostra vita è completamente stravolta, per i cittadini ruvesi dietro l’angolo la riattivazione del servizio del parcheggio a pagamento prevista per il 4 maggio.
Una scelta raccapricciante e che nulla può avere a che vedere con motivazioni ambientali o altro. Da domani Ruvo comincerà lentamente ad avviare la sua fase-2 legata strettamente al commercio. Il parcheggio a pagamento, esteso in gran parte della città, di certo va in direzione opposta perchè in questo tempo sospeso, non si possono calcolare i minuti che si impiegano ad acquistare beni di prima necessità.
In un momento delicato per numerose fasce sociali, un’amministrazione che fa del suo stemma la vicinanza ai più deboli di certo non può prendere una decisione del genere.
E’ vero, le strade erano strapiene di auto in questi giorni. La gente esce, parcheggia e cerca di raggiungere i vari esercizi commerciali a piedi. Qualcuno ha considerato che le code negli esercizi di primaria necessità hanno durata non ben quantificata? Non tutti i negozi sono attrezzati con il numerino per ordinare la fila: quindi come gestiamo questo tempo indefinito per la sosta?
Si potrà pagare la differenza dei minuti? Oppure una coda al supermercato avrà il supplemento della multa?
Poi quando mi dicono “si può andare in bici o a piedi”, capisco che non si ha nessuna conoscenza del territorio e del momento che stiamo attraversando. C’è gente che fa giustamente la spesa anche per gli anziani, caricandosi di buste. Se dobbiamo uscire solo per ragioni lavorative e per fare alimentarci, la gente deve continuare a far la spesa una volta a settimane nelle migliori condizioni possibili.
Tra i commenti anche chi scrive: “Dovrebbe essere la società che gestisce il servizio a garantire la sicurezza sanitaria, con appositi dispositivi, come hanno fatto le altre attività. Altrimenti non è opportuno ripristinare le colonnine. E’ un periodo di pandemia, altre motivazioni della riattivazione del servizio valgono zero”.
E’ un momento di estrema necessità e il fatto che bisogna mettere le mani nelle tasche de ruvesi è un gesto che non accettiamo. Che fretta c’era?
Il sindaco è ancora in tempo per tirare fuori un’ordinanza che prolunghi la sospensione del servizio per altri quindici giorni.