Strage 12 luglio, il Comune di Ruvo di Puglia ammesso come parte civile
Ieri, nella terza udienza preliminare del processo sul disastro ferroviario del 12 luglio 2016, sulla tratta Corato-Andria, in cui persero la vita ventitré persone e furono ferite cinquantuno, il gup Angela Schiralli del Tribunale di Trani ha ammesso alla costituzione di parte civile nei confronti dei diciotto imputati persone fisiche sia i feriti e i familiari delle vittime, sia gli enti come i Comuni di Ruvo di Puglia, Corato e Andria; l’ACU (Associazione Consumatori ed Utenti) e l’ANMIL (Associazione Nazionale dei Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro) perché «rappresentativi di una comunita’ territorialmente identificata» e «portatori degli interessi delle comunita’ che rappresentano», come si legge nell’ordinanza.
Dichiarate inammissibili tutte le richieste di costituzione di parte civile nei confronti di Ferrotramviaria SpA, persona giuridica imputata nel procedimento penale.
Esclusa l’ammissione di costituzione di parte civile, causa difetto di legittimazione sostanziale, per Asso-Consum, Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale, Centro per i Diritti del Cittadino, ANPANA (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura ed Ambiente), LAC (Lega per l’Abolizione della Caccia), Associazione Nazionale Utenti Bancari e Finanziari. Non ammesso il Codacons per vizi formali.
Prevista, su richiesta di tutte le parti offese, la citazione di responsabilità civile per Ferrotramviaria e Ministero dei Trasporti. Ma saranno citati come responsabili civili anche Ustif e Regione Puglia a seguito di richiesta avanzata solo da alcune parti.
Il prossimo 11 ottobre l’udienza preliminare proseguirà nell’aula bunker del Carcere di Trani.
(Foto © Associazione Strage Treni in Puglia 12 luglio 2016)