Nella serata di ieri, lunedì 9 marzo, il Ministro Conte ha firmato un nuovo decreto con il quale per tutto il territorio nazionale vengono estese tutte le misure prima valide solo per Lombardia e 14 province.
Ci sono limitazioni agli spostamenti, ma non c’è un divieto assoluto come era per le zone rosse.
Ci si può spostare per “esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute“. Per effettuare tali spostamenti è necessario presentare ai controlli una certificazione che attesti il motivo del movimento.
Le limitazioni riguardano le persone e non le merci.
Per spostarsi, solo e soltanto per le ragioni enunciate precedentemente, è necessario compilare questo modulo:
Se non si ha possibilità di stamparlo, è possibile ricopiare fedelmente il testo su un semplice foglio di carta. E’ fondamentale che la firma sia originale e posta di mano direttamente da chi deve esibire il documento.
Nella prima parte del modulo bisogna inserire i dati anagrafici della persona che utilizzerà il documento e dovrà fimarlo.
Nella seconda parte bisogna, nel primo punto, specificare il punto di partenza (Comune di residenza) e quello di arrivo (Comune nel quale devo recarmi per necessità). Bisogna inserire anche i comuni che si attraversano per giungere in quello di arrivo.
Poi, nel secondo punto, si dichiara di conoscere il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, nonché delle sanzioni previste dallo stesso decreto in caso di inottemperanza.
Nel terzo punto bisogna indicare con una croce (X) la ragione per cui si sta uscendo dal proprio Comune di residenza, specificando nella parte sottostante cosa si deve fare.
Nella terza parte si dichiara lo spostamento effettuato e la motivazione.
La quarta parte del modulo prevede l’inserimento del luogo, della data e dell’orario del controllo. Questa parte deve essere lasciata in bianco dal compilatore, poiché la sua compilazione spetterà all’agente preposto al controllo.
Infine, si inserisce la firma del dichiarante ovvero di colui che ha inserito i dati nella prima parte.
Resta comunque il DIVIETO ASSOLUTO a spostarsi per le persone sottoposte a quarantena o positive al Coronavirus.
I controlli saranno eseguiti lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture dalla Polizia stradale e lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei Carabinieri e dalle Polizie Locali.
La Polizia ferroviaria curerà invece, con la collaborazione del personale delle Ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, su tutte le linee ferroviarie dei controlli sui passeggeri in entrata e uscita dalle stazioni, eseguendo inoltre delle verifiche sullo stato di salute dei viaggiatori con i termoscanner.
Per andare incontro ai cittadini che non hanno il modulo in stazione la Polizia ferroviaria farà compilare le certificazioni anche al momento all’apposito desk di controllo.
Negli aeroporti saranno controllati i passeggeri in partenza e in arrivo. Anche in questo caso, sarà necessario esibire l’autocertificazione per muoversi dalle zone a contenimento rafforzato.
Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza le autocertificazioni sono richieste solo per i residenti nelle “aree a contenimento rafforzato”; mentre in arrivo i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio.
Il decreto stabilisce che chi viola le prescrizioni è punito con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale sull’inosservanza di un provvedimento delle autorità.
Pene più gravi possono essere comminate per chi adotterà comportamenti, come ad esempio la fuga dalla quarantena per i positivi, che possono configurare il reato di delitto colposo contro la salute pubblica, reato che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica.
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