“SPIDERMAN” SCONFIGGE IL COVID-19: “E’ UNA BRUTTA BESTIA. INDOSSATE ANCHE VOI LA MASCHERA”
Da una maschera all’altra, da un’energia positivo a un virus che ti rende positivo in un senso opposto.
Lo “Spiderman” ruvese, alias Tommaso Lorenzini, racconta la sua esperienza personale legata al Covid-19. Il figlio avverte qualche linea di febbre, l’unico sintomo che diventerà campanello d’allarme. Per poter rientrare a scuola, il bambino deve effettuare il tampone: è l’inizio di un periodo molto delicato.
L’esito sarà positivo, l’intero nucleo familiare viene isolato e sottoposto a tampone. Mamma e papà risulteranno positivi, mentre l’altro figlio riuscirà a non positivizzarsi. “Per fortuna lo raccontiamo con grande serenità perchè siamo stati totalmente asintomatici. Non abbiamo avuto nessun sintomo e davvero possiamo dirci fortunati. Sono stati 36 giorni di dura resistenza mentale, con tanti momenti difficili a livello psicologici, ma adesso possiamo essere sereni di poter tornare alla normalità”.
L’aspetto psicologico a repentaglio durante il periodo di clausura forzata: “Senza dubbio ho dovuto preoccuparmi di tenere alto il morale all’interno del mio nucleo familiare. Sentirsi in gabbia, non liberi di poter agire è davvero difficile. Non ci siamo mai sentiti soli perchè abbiamo avuto la massima assistenza da parte di amici e dei nostri genitori che dietro la porta di casa ci facevano trovare il necessario per vivere”.
Le videochiamate a distanza hanno aiutato “Spiderman” a rallegrarsi: “I bambini sono la mia forza, il mio ossigeno. In molti sono stati costretti a guardarmi da dietro all’apparecchio digitale, ci siamo tenuti in vita”.
Infine il ringraziamento al medico di famiglia e le raccomandazioni in pieno stile “Spiderman”: “Spero che col tempo le lungaggine burocratiche vengano smaltite dalla ASL. Essere costretti a stare a casa senza poter fare un tampone liberatorio non è operazione semplice. Voglio ringraziare il dott. Matteo Fracchiolla e invitare la gente a indossare la maschera e a rispettare le norme di distanziamento: è un nemico infame, facciamo molta attenzione”.