Tutto è bene, quel che finisce bene! Niente sciopero dei rifiuti, accordo trovato. Il disastro che si sarebbe creato con due giorni di blocco della raccolta della spazzatura il 13 e 14 luglio è stato evitato: l’accordo sul rinnovo del contratto nazionale di igiene ambientale è stato raggiunto domenica in tarda serata.
La trattativa più difficile degli ultimi anni, che da giovedì sera ha messo attorno al tavolo a oltranza Cgil, Cisl e Uil con Utilitalia e i delegati nazionali, ha subìto diversi colpi d’arresto in una partita giocata tutta sui dettagli. Ma la volontà di trovare la soluzione c’è stata fin dall’inzio. E far quadrare il cerchio sono stati gli aumenti legati alla produttività e flessibilità con la tutela dei posti di lavoro, degli appalti esterni e della sicurezza.
I ruvesi possono tirare un enorme sospiro di sollievo!
Questa la nota su Facebook della CGIL: “
Siglata l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori delle aziende pubbliche dell’igiene ambientale aderenti a Utilitalia. Lo sciopero previsto per il 13 e 14 luglio è revocato ma resta invece confermata l’astensione dal lavoro nelle stesse date per i lavoratori delle aziende private aderenti a Fise-Assoambiente. Il contratto, che decorre dal 1 luglio 2016 e scade il 30 giugno 2019, riguarda circa 50 mila lavoratori addetti al settore e attendeva di essere rinnovato da 30 mesi. Siamo molto soddisfatti del risultato che è stato ottenuto anche grazie alla massiccia adesione dei lavoratori ai due scioperi nazionali del 30 maggio e 15 giugno scorsi, nonché grazie al contributo offerto dall’Anci. Questa intesa contribuisce al rilancio del settore, migliorando la qualità dei servizi ai cittadini.
L’intesa prevede un aumento a regime di 120 euro e un’una tantum per la vacanza contrattuale di 200 euro in due parti. Inoltre nei 120 euro sono inclusi contribuiti per il welfare contrattuale a totale carico dell’azienda e distribuiti come indennità integrativa, la previdenza complementare generalizzata, l’assistenza sanitaria integrativa, il fondo di solidarietà bilaterale e il fondo salute e sicurezza. Tra le altre cose l’intesa rafforza la clausola sociale a tutela dei lavoratori nei cambi di appalto e nei casi di licenziamento individuale. Il prossimo passo è sottoporre l’intesa a consultazione certificata dei lavoratori, come previsto dal testo unico sulla rappresentanza 10 gennaio 2014. A questo punto auspichiamo che anche Fise-Assoambiente ascolti le richieste dei lavoratori e torni al tavolo di trattativa quanto prima, in modo da giungere a una rapida firma anche del Ccnl delle aziende private.”
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