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SOGNO OLIMPICO PER LUCA MAZZONE: “EMOZIONI STRAORDINARIE”

La fatica, il sudore, ma soprattutto la voglia di varcare la porta dell’immortalità sportiva. Magari è già stata varcata, ma i “giganti” devono sempre trovare stimoli nuovi per andare sempre più forte. A Rovere spira un vento fresca, sembra quasi opportuno per ripulire la mente da quel che dovrà essere. Ricarica, tempra, fa andare anche a singhiozzo le comunicazioni telefoniche dalle quali, però, emerge la notizia più bella in assoluta il “Cannibale” è pronto!

Luca Mazzone si appresta a vivere la sua quinta edizione di Giochi Paralimpici. Da Sydney sempre presente sino a Pechino con il nuoto, poi il passaggio alla handbike e il ritorno alle Paralimpiadi con il ciclismo da Rio 2016. Dovrà difendere due medaglie d’oro e una d’argento.

Luca sei pronto?

“Assolutamente, ci mancherebbe! Ho impiegato un anno in più per arrivare a questo obiettivo, vorrà dire che ne impiegherò uno in meno per arrivare all’appuntamento di Parigi nel 2024! Bisogna sempre trovare gli aspetti positivi della vita. Sono in ritiro dal 9 luglio, su una quota più alta rispetto alle mie abitudini, mi alleno per giocarmi le mie chances”.

Da Rio a Tokyo, cosa ha in più Luca Mazzone dentro di sè?

“L’esperienza e non è poco. Impari a gestire col tempo l’emozione, l’adrenalina. Sai quando dosare le forze e come distribuirle. Disputerò tre gare in tre giorni, per cui occorre curare tutto nei minimi particolari. Lo sport mi ha dato tanto non solo tante soddisfazioni dal punto di vista agonistico, ma mi ha soprattutto fatto crescere come uomo”.

E’ la spedizione Paralimpica più numerosa di sempre per la nostra nazione. Un pò la vostra azione esemplare quanto pensi abbia influito in questi anni?
“Resto umile, perchè non mi piace vantarmi delle cose che faccio. Sono un introverso e faccio quello che mi piace: allenarmi, andare in bici! Penso alla mia terra, alla mia nazione e sono contento di diffondere questo spirito al Meridione che rimane sempre un pò indietro. E’ difficile emergere dal Sud, è più facile farlo altrove, tant’è che il mio Circolo di appartenenza è laziale, il Circolo Canottieri Aniene. Mi vogliono bene e mi mettono nelle condizioni di esprimermi al massimo. Mi piace essere una Cartolina del Sud”.

Parliamo delle tre gare, quali insidie sono nascoste?

“Ci sono tante incognite che scopriremo quando saremo a Tokyo. Partiremo il 23 agosto e da quel momento sarà sfida vera. Non sono uno scalatore e quindi la sfida importante da vincere per me è quella di tener duro ad alta quota. Ma ce la metterò tutta. Sento sensazioni positive e voglio dare il massimo in ogni gara”.

Facciamo prendere appunti ai tuoi tifosi sugli appuntamenti?

“Certo! Farò tre gare: individuale, a cronometro e di squadra, tutte nella categoria H2. Orari italiani: il 31 agosto alle ore 16.00 la gara di “Trial”, il 1 settembre alle 17.35 la “Road Race”, il 2 settembre alle 23.30 la gara a squadre”.

Europei di calcio, Jacobs, Gimbo, 4×100, sai che vogliamo continuare questa striscia di festeggiamenti?

“Queste vittorie fanno bene al tricolore, al nostro inno. Quando risuona per una vittoria sportiva significa tanto. Si mette da parte tutto e si piange per un successo che vale il coronamento di un percorso, di tanti sacrifici fatti. Queste vittorie non hanno fatto altro che aumentarmi la dose di adrenalina in corpo”.

Ruvo, Terlizzi, l’Italia intera saranno collegate agli schermi tv per seguirti, quanta adrenalina ti viene al sol pensiero?

“Sono felicissimo di avere tanta gente che mi stima e mi sostiene. Sono fortunato in questo ad avere due città come Ruvo e Terlizzi che quasi mi contendono la paternità. Ripagare tutti per l’affetto che mi mostrano a suon di pedalate è il mio grande obiettivo a cinque cerchi. Senza dimenticare la mia famiglia. Si deve dire poco in queste ore: mia moglie, mio figlio sanno cosa significa questo momento per noi. Dopo tanti sacrifici, tanta sofferenza, adesso è il momento in cui bisogna lasciarsi andare a sogni importanti. Penso a Luca Mangiatordi, penso a tutti i collaboratori che mi sono stati vicino: adesso è il momento”.

Nella playlist cosa c’è di “gasante”?

“Running free degli Iron Maiden non può mancare. Resilienza vuole dire prendere ogni giorno tutte le difficoltà che il destino ti mette davanti e affrontarle come si affronta un avversario, con la consapevolezza delle proprie potenzialità”.

Non ti dico nient’altro perchè, tra l’altro sono anche scaramantico! Facci emozionare Luca, in bocca al lupo!

“Ci proverò con tutto me stesso come sempre! Promesso! W il lupo”.

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