“Sinistra Ruvese” e “Ruvo Futura”: “ll Pug bocciato dalla Regione è quello di Caterina Montaruli”
Sul tema “PUG”, nota a firma del Coordinamento e dei Gruppi Consiliari di Sinistra Ruvese e Ruvo Futura.
Difficile dire se il contenuto del lungo intervento di Caterina Montaruli sul Pug sia stato ispirato dalla coscienza e volontà di sovvertire la realtà o sia stato condizionato dalla totale misconoscenza della disciplina urbanistica che le ha reso difficile e, anzi, impossibile, leggere e comprendere la delibera di Giunta Regionale che ha negato il parere di compatibilità alla creatura di cui Caterina Montaruli si è assunta la maternità, difendendola in tutte le sedi possibili.
Difesa, come si è visto, vana poiché impossibile.
I fatti: l’amministrazione Stragapede conferisce al Politecnico di Bari l’incarico per la predisposizione del Pug che, pur completato, attesa la scadenza della consiliatura, non giunge all’adozione del Consiglio Comunale e quindi alla sua pubblicazione.
Insediatasi la nuova amministrazione, la novella assessora all’urbanistica Caterina Montaruli decide di buttare alle ortiche quel Pug, redatto da professionisti della pianificazione territoriale, e di farne uno nuovo, completamente stravolto nella sua impostazione senza alcuna “nota” motivazione, che fa adottare dal Consiglio comunale in corsa nell’ultimo giorno utile, nonostante il diverso “suggerimento” fornito in forma scritta del Prefetto.
Insediatasi l’amministrazione Chieco, il Pug, ormai adottato, deve essere pubblicato e così succede.
Il mirabolante Pug partorito da Caterina Montaruli che devasta intere zone di territorio agricolo facendole diventare edificabili a vantaggio di pochi e a scapito dell’intera collettività, nonostante una solo presunta ma sbandieratissima partecipazione, è oggetto di ben 137 osservazioni multiple, ossia di ben 400 contestazioni di cittadini.
Si pensi, a solo titolo di esempio, che consente di edificare in zona agricola, a chiunque, ville da 300 mq con l’incredibile escamotage di non considerare volumetria, contro ogni norma, un’altezza di ben 1,30 di edificazione fuori terra.
L’esame delle osservazioni comporta un enorme lavoro di analisi della commissione consiliare competente e svariate, quanto estenuanti, sedute di Consiglio Comunale.
L’esito dell’accoglimento da parte del Consiglio Comunale di svariate osservazioni di cittadini è che alla edificazione selvaggia vengono sottratti ben 71 ettari di suolo.
Nonostante ciò, la delibera di Giunta Regionale afferma che anche il poco che l’Amministrazione Chieco ha lasciato, È TROPPO: non vi è alcuna giustificazione della previsione di nuova edificazione né di nuove zone produttive e, in sostanza, del massiccio consumo di suolo.
Il Pug bocciato dalla Regione è quello di Caterina Montaruli, non quello di Chieco.
L’Amministrazione Chieco ha semplicemente portato in Consiglio Comunale, perché altro non poteva fare, le centinaia di osservazioni che i cittadini hanno prodotto al Pug di Caterina Montaruli.
Non ha fatto un nuovo Pug poiché non poteva, essendo già in essere un procedimento amministrativo irresponsabilmente accelerato da chi avrebbe dovuto avere cura del territorio e dell’interesse dei cittadini e non di pochi intimi e della rendita fondiaria (che, come è noto, riguarda solo pochi soggetti).
È davvero triste che, perfino alla presenza di documenti ufficiali, non si abbia l’umiltà di tacere, di fare mea culpa e di mettersi a studiare.